Ecco come costruire un sismografo fai da te

Chi vuole può creare a casa un sismografo fai da te, per registrare e visualizzare le scosse di terremoto

18 Gennaio 2017

Costruire un sismografo fai da te è possibile. Basta avere un po’ di manualità e qualche conoscenza nell’uso del software libero Arduino. Con la paura dei terremoti e le continue scosse che stanno colpendo il Centro Italia, in tanti si chiedono se sia possibile non solo prevedere i terremoti, ma anche ideare a casa dei sismografi che possano registrare le scosse. La risposta ovviamente è sì.  Sul web si trovano tanti tutorial che consentono a chiunque di ideare degli apparecchi che possano rilevare i movimenti oscillatori della terra.

Il metodo migliore per creare un sismografo fai da te, che individui una scossa di terremoto nel momento in cui sta avvenendo, è quello di usare dei materiali di recupero e il software Arduino. Uno fra i primi sismografi fai da te è stato quello realizzato a Padova, dove un giovane studente ha realizzato un dispositivo in dare forma grafica ad una scossa. Il sismografo, realizzato nel ‘Talentlab Civitas Vitae’ è dotato di una piastra oscillante controllata da Arduino, a cui è saldato un accelerometro collegato ad Arduino Mega dotato di un visore LCD da 3.2” a colori sul quale si possono visualizzare le onde sismiche registrate dall’accelerometro.

Ad oggi, comunque sia, i terremoti rimangono uno dei grandi misteri della Terra. Sappiamo infatti come registrarli e come si originano, ma non possiamo prevedere quando. Nonostante ciò, come ha svelato l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, esistono alcuni segnali che indicano l’arrivo di un terremoto.

“Numerosi sono i precursori sismici – spiegano dall’INGV – ossia quelle anomalie di alcuni parametri geofisici, osservate prima di alcuni terremoti. Un esempio di anomalia potrebbe essere una quiescenza sismica ovvero l’assenza di terremoti per un determinato periodo di tempo in un’area considerata sismica. Studi per l’identificazione di precursori sismici sono condotti anche in Italia, grazie alla collaborazione con esperti di altri paesi dove questo tipo di metodologia è già collaudata”.

“Si tratta comunque di previsioni approssimative – sottolineano gli esperti – che non possono essere utilizzate per dare un allarme alla popolazione. Altri esempi di precursori sismici sono la variazione inconsueta della velocità delle onde sismiche, variazioni nel contenuto di gas radon nelle acque di pozzi profondi, mutamenti nel livello delle acque di fiumi e di laghi, movimenti crostali”.

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