I cacciatori di ufo scoprono un'intera città aliena su Marte

Su Marte potrebbe essere celata una città aliena. Secondo alcuni esperti è stata sempre sotto i nostri occhi. Scopriamo di più

18 Aprile 2017
Fonte: Nasa

La superficie di Marte forma da sempre delle particolari dune a forma di nido d’api. Sono state osservate in più occasioni e ritratte da tantissimi scatti. Uno di questi però di recente ha attirato l’attenzione di un ufologo. La sua forma sembra suggerire un qualcosa che va al di là di semplici sedimenti. Potrebbe essere la parte superiore di una città sotterranea aliena.

La zona in questione è il Noctis Labyrinthyus che in latino sta per labirinto della notte. Si trova in uno dei quadrilateri in cui per comodità è stato diviso il pianeta ovvero il Phoenicis Lacus. Queste foto sono state scattate dal Mars Reconnaissance Orbiter, satellite che dal 2006 sta girando intorno al pianeta. Su di esso è installata una potentissima macchina fotografica ovvero la HiRISE.

Scott C. Warning

I ricercatori hanno osservato a più riprese quelle strane forme e alla fine hanno stabilito che sono il frutto di alcune faglie che si sono create all’interno della crosta del pianeta. Scott C. Warning però non concorda con questa teoria. In realtà queste strutture nascondono una civiltà aliena che starebbe popolando Marte o che addirittura lo abita da tempo. Quel che dallo spazio appaiono come delle strisce in realtà sarebbero pareti alte almeno 30 metri.

Tutta la struttura ricorda degli enormi fanoni. Partendo da questa ipotetica architettura l’ufologo giunge addirittura a tracciare un’idea delle sembianze di questi extraterrestri. Marte sarebbe popolata da alieni minuscoli.

Le conclusioni

L’immagine mostra che al di sotto di queste mura non c’è alcuna forma d’illuminazione. L’esperto di ufologia ha cercato di trovare una risposta anche a questo mistero. La risposta starebbe nel fatto che non è il nido di api a rappresentare una città stessa. Quelle mura non cingono un nucleo abitativo. Quella struttura è in realtà un tetto sotto al quale girano delle ventole.

Anche per questi alieni in parte l’atmosfera del pianeta rosso è invivibile. Tuttavia si sa che la vita ha modo di svilupparsi ovunque. Ed è dunque possibile che le prime forme si siano sviluppate in realtà sottoterra. E da lì hanno costruito le prime città, facendole culminare in un insieme di potenti ventilatori. In questa maniera si rende l’arido terreno di Marte più vivibile.

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