La vera mimosa è di color rosa e si muove se la tocchi!

Nella giornata della festa delle donne è ora di dire le cose come stanno: la vera mimosa è un'altra

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Oggi 8 marzo è la festa della donna e da tradizione il gentil sesso riceve come omaggio floreale un mazzetto di mimose. Eppure quella che siamo abituati a chiamare mimosa non è la vera mimosa! Esattamente, la pianta profumata con i suoi fiorellini gialli non si può definire tale, dal punto di vista botanico. La notizia è degna di una busta gold choc di Barbara d’Urso, ma sediamoci, facciamo un bel respiro e cerchiamo di andare a fondo in questa vicenda.

La mimosa che per anni ha colorato la nostra immaginazione con il suo color giallo che richiama quello del sole e della primavera alle porte è una specie di acacia, il cui nome è Acacia dealbata. Quella vera, invece, è la mimosa pudica, ed è una pianta tropicale davvero particolare, anche se forse non scenografica come la sua omonima. Questo non solo perché i suoi fiori sono di color rosa, ma anche perché se viene toccata si muove. In che senso? Le foglie reagiscono al tocco, spostando i rametti e chiudendosi sotto i nostri occhi. Altra particolarità è che tutte le parti della pianta sono tossiche se ingerite. Meglio stare alla larga, insomma.

Nello specifico, durante le ore notturne, o in caso di contatto, il fogliame di questa mimosa si ripiega su se stesso. Ecco perché è davvero difficile non riconoscere tale pianta come essere vivente vista la reazione che ha. Ma perché si muove? Si tratta di una strategia utile alla pianta in caso di attacco da parte di quegli animali che se ne vogliono cibare. Appena viene toccata, le foglie si chiudono e i rametti si afflosciano, come se la pianta stesse morendo, rendendosi poco appetibile per i suoi “predatori”.

Queste piante sono diffuse in gran parte del globo, e nelle aree con clima tropicale possono diventare piante infestanti.

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