La mimosa e la primavera: l'errore che in molti commettono

La fioritura della mimosa annuncia davvero la primavera? In realtà no, ecco perché

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Marzo vuol dire solo una cosa: la primavera è alle porte. È vero, stiamo parlando del mese pazzerello per eccellenza, che spesso ha regalato colpi di coda d’inverno notevoli, ma il calendario non mente, e la stagione del risveglio della natura è ormai imminente. Gli alberi in fiore, l’esplosione di colori che solo a guardarli rigenerano mente e spirito: che cosa c’è di più bello? A tal proposito non sono in pochi a pensare che la mimosa, fiore che viene donato al gentil sesso in occasione della festa della donna (l’8 marzo) annunci l’arrivo della primavera. Ebbene, non è esattamente così. Un’altra certezza che crolla.

La mimosa è originaria dell’Australia, della Tasmania per essere precisi, e in Europa viene coltivata fin dall’Ottocento a scopo ornamentale, dimostrando di essersi adattata bene alle condizioni climatiche del nostro Paese. Anche se sensibile al freddo, infatti, la mimosa si riprende abbastanza in fretta pure in caso di lievi gelate. Viene coltivata principalmente sulle coste del centro-sud e nelle isole maggiori ma anche al nord, specialmente in Liguria e sui laghi prealpini.

L’equivoco legato al suo preannunciare la primavera deriva dal fatto che per la festa della donna si scelse la mimosa in quanto era in fiore a marzo. Da qui la leggerezza di pensare che se una mimosa fiorisce a gennaio o febbraio allora la primavera è in anticipo.

La verità è che da queste parti la mimosa fiorisce in inverno. La sua fioritura è abbastanza lunga e copre un periodo che va da gennaio a marzo. Solo nelle aree più fredde arriva verso la fine dell’inverno. Ecco perché la fioritura della mimosa non si può dire che annunci la primavera. Allo stesso modo quando vediamo un albero di mimosa che fiorisce in pieno inverno non dobbiamo stupirci e pensare che si tratti di un’anomalia.

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