Il cane è il migliore amico dell’uomo e, come spesso spiega chi ne possiede uno, non è del tutto comprensibile il rapporto che si crea tra animale e padrone se non se ne è mai avuto uno in casa. Gli amici a quattro zampe diventano, a tutti gli effetti, compagni di vita a tal punto che quando ci lasciano si può parlare di vero e proprio lutto che scatena un sentimento di dolore al pari di un congiunto o di un parente.

L’età media dei cani, indipendentemente dalla razza a cui appartengono, è stata calcolata statisticamente tra i 10 e 13 anni e, quindi, chi decide di prendersi cura di un peloso deve purtroppo mettere in conto di affrontare anche la sua perdita.

• La storia di Lilly, il cane dei record
• Bobi: la storia del portoghese festeggiato con un party in grande stile
• Una storia che ha del miracoloso

La storia di Lilly, il cane dei record

Nel mondo dei cani, la corsa al titolo del “cane più longevo” è piena di storie incredibili. Una delle ultime protagoniste di questa gara è Lilly, una cagnolina affettuosa, il cui passato incerto aggiunge un misterioso fascino alla sua storia.

Il suo compleanno ha scatenato l’entusiasmo della sua famiglia, che ora vede in lei il potenziale per conquistare il Guinness dei Primati come il cane più anziano del mondo. E così, mentre il mondo canino si prepara a un cambio di guardia nel regno del record di longevità, Lilly si prepara a scrivere il proprio nome nella storia dei quattro zampe. Dopo la scomparsa di Bobi, il famoso cane portoghese che deteneva il record fino al 2023, Lilly, cane meticcio residente a Torre Annunziata, potrebbe essere il nuovo contendente al titolo di cane più anziano del mondo.

Lilly ha recentemente festeggiato il suo 24º compleanno, ma la sua vera età è incerta in quanto è stata adottata nel 2000 quando vagava in autostrada. La famiglia di Lilly le ha organizzato una festa speciale con palloncini che indicavano il numero 112, l’età corrispondente in anni umani che si stima possa avere.

I suoi proprietari desiderano candidarla per il Guinness dei Primati convinti che potrebbe superare il precedente detentore del record, persino il piccolo Spike, un Chihuahua che ha vissuto per 23 anni e 7 giorni. L’attenzione è ora rivolta a Lilly, pronta a contendersi il titolo di cane più anziano del mondo e a portare l’Italia sul podio.

Bobi: la storia del portoghese festeggiato con un party in grande stile

Si chiamava Bobi, abitava in Portogallo e aveva festeggiato in grande stile ben 31 anni. Come si legge nella scheda ufficiale GWR, l’esemplare era nato l’11 maggio 1992, registrato presso il Serviço Medico-Veterinário do Município de Leiria (Servizio Medico Veterinario del Comune di Leiria), che aveva confermato la data di nascita.

L’età era stata verificata anche dal SIAC, database di animali domestici riconosciuto dal governo portoghese e gestito dal SNMV (Sindicato Nacional dos Médicos Veterinários; Unione Nazionale dei Veterinari). Bobi stracciò, così, il primato precedente dell’australiano Bluey, che aveva raggiunto ‘solo’ i 29 anni e cinque mesi di vita.

Di razza pura (è un Rafeiro do Alentejo), Bobi non si era accontentato di un solo titolo ma ne ha conquistati ben due. Non solo, infatti, è statp il cane vivente più longevo ma è stato anche il cane più vecchio in assoluto. Duplice ragione, dunque, per festeggiare il traguardo con un party degno di nota che aveva visto arrivare ospiti da diversi continenti. La fattoria portoghese in cui Bobi viveva, nel piccolo centro rurale di Conqueiros, a Leiria, aveva accolto circa cento persone provenienti da tutta Europa, dagli Stati Uniti e persino dal Giappone.

A tale proposito, il proprietario di Bobi, Leonel Costa, aveva dichiarato al Guinness World Records: “Abbiamo avuto molti giornalisti e persone venute da tutto il mondo per fare una foto con Bobi”. I festeggiamenti avaevano seguito il folclore e le tradizioni locali per un’autentica celebrazione in grade stile a tavola e non solo. In fondo l’occasione è stata più unica che rara, considerando che la vita media di un Rafeiro do Alentejo è tra i 12 e i 14 anni.

Una storia che ha del miracoloso

A raccontare qualche curiosità della vita di Bobi è stato il suo proprietario Leonel. Come si legge nella storia dei Guinness World Records, il cane era nato insieme ad altri tre cuccioli in una dependance dove la famiglia Costa immagazzinava legna. “Avevo otto anni”, spiega il padrone, oggi 38enne, “purtroppo, a quel tempo, era considerato normale dalle persone anziane che non potevano avere più animali a casa […] seppellirli  in una buca in modo che non sopravvivessero”’. Così, il giorno dopo la nascita dei cuccioli, i genitori di Leonel pensarono di liberarsene ma, nella fretta, non si resero conto di averne lasciato uno. Era proprio Bobi, destinato a entrare nella storia