Chi è Kazuo Ishiguro, premio Nobel per la letteratura? Il prestigioso riconoscimento è stato conferito dall’Accademia svedese allo scrittore per “i suoi romanzi dalla grande forza emotiva in cui ha svelato l’abisso del nostro illusorio senso di connessione con il mondo”
Sara Danius, segretaria dell’istituto di Stoccolma, ha descritto lo stile di Ishiguro come “un mix fra Jane Austen e Kafka e ci aggiungere un po’ di Proust”. Classe 1954, lo scrittore è nato a Nagasaki e nel 1960 si è trasferito in Gran Bretagna con la sua famiglia. Qui ha studiato e lavorato come sceneggiatore televisivo. Questa doppia identità, a metà fra Giappone e Inghilterra, emerge anche nelle sue opere che sono scritte in lingua inglese. “Un pallido orizzonte di colline” del 1982 e “Un artista del mondo effimero” del 1986 sono i primi romanzi e sono ispirati dalle origini nipponiche. In seguito Kazuo Ishiguro ha deciso di ambientare le sue opere nel paese adottivo. Il suo libro più famoso è “Quel che resta del giorno”, vincitore del prestigioso Booker Prize nel 1989.
La storia del premio Nobel per la Letteratura ha per protagonista il maggiordomo Stevens e rievoca l’atmosfera dell’aristocrazia inglese negli anni Trenta. Dal romanzo è stato tratto anche un film con protagonisti Anthony Hopkins e Emma Thompson, diretto da James Ivory.
Nel 2005 ha pubblicato “Non lasciarmi”, che nel 2010 ha ispirato l’omonima pellicola diretta da Mark Romanek. L’ultimo romanzo si intitola “Il gigante sepolto” e ha spiazzato completamente i lettori più fedeli di Kazuo Ishiguro, che si sono trovati di fronte ad un capolavoro del fantasy nella Britannia del V secolo. Nella trama, che richiama le opere di Tolkien, troviamo draghi, giganti e orchi, ma soprattutto una coppia di innamorati che vanno in cerca di un figlio perduto nella speranza di ritrovarlo e di scoprire perché gli è stato tolto.
