Ogni numero del lotto ha, secondo l’antica tradizione partenopea, uno specifico significato. A Napoli i numeri da giocare al lotto non vengono scelti sulla base della sensazione di un momento, né vengono utilizzati schemi fissi.
Il gioco del lotto in questa città è una sottile arte che coinvolge tutta la famiglia, gli amici e tutto ciò che succede nel corso delle giornate perché ogni oggetto, ogni avvenimento, può essere codificato e trascritto in un numero.
Ad ogni giocata, a Napoli si descrive la settimana trascorsa da chi scommette sui numeri vincenti. Il numero 1 rappresenta l’Italia, in onore della sua unificazione a singola nazione dopo secoli di divisioni.
Il 5 è la mano, con le sue cinque dita. L’11 rappresenta i topi, il 16 (in un’accezione meno volgare di quanto non possa sembrare) rappresenta il culo.
Il 17 la sfortuna, legata alla tradizione italiana secondo cui venerdì 17 sia un giorno particolarmente sfortunato. Il 25 è il numero associato al Natale, ovviamente per via della data della festività di dicembre.
Il 33, in un chiaro riferimento religioso, è il numero degli anni di Cristo, cioè l’età che Gesù aveva quando fu crocifisso. Il 42 è un numero che a Napoli è particolarmente importante, in quanto rappresenta il caffè, che secondo la cultura partenopea è parte di un rito giornaliero irrinunciabile.
Il 47 è il morto, numero commemorato anche nel famoso film di Totò che ha portato nel resto d’Italia l’associazione tra la dipartita e questo numero. Di seguito c’è il 48 che è il morto che parla. Il 55 rappresenta la musica, altro elemento molto sentito nella cultura campana e napoletana in particolare. Al 59 sono associati i peli.
Il 63 e il 66 riguardano il matrimonio. Il primo dei due numeri rappresenta la sposa, che si contrappone al 66 che indica invece le due zitelle.
Il 75 è il numero di Pulcinella, uno dei personaggi della tradizione napoletana più conosciuti nel mondo e amati da tutti, tanto che la sua maschera è diventata uno dei simboli più riconoscibili della città e della sua storia.
Il 78 è dedicato alla bella figliola, che in realtà nasconde un secondo significato, secondo cui la figliola sarebbe una prostituta. L’81 sono i fiori e l’82 la tavola imbandita, a celebrare i legami familiari e di amicizia.
L’85 commemora e celebra le anime del purgatorio, che neanche nella smorfia vengono dimenticate, andando a sottolineare anche il forte legame religioso che connette le persone alla cultura partenopea. Infine, il numero 90 ha il significato probabilmente più famoso e noto, conosciuto anche da chi non ha mai sentito parlare della smorfia napoletana: la paura.