Con l’estate arrivano le vacanze e milioni di italiani si mettono in viaggio, spesso in auto e con bagagli al seguito. Non è raro che il baule si riveli troppo piccolo per contenere tutto: tra valigie, borse mare, passeggini e attrezzatura da campeggio, lo spazio si esaurisce in fretta. Ed ecco che molti ricorrono al portapacchi o al box da tetto per caricare ciò che non entra nell’abitacolo. Ma attenzione: usarli in modo scorretto può costare caro.
- Non basta caricare e partire: il Codice della Strada parla chiaro
- Le dimensioni contano: attenzione a quanto sporge
- Un errore comune: le sporgenze laterali
- Come evitare problemi? Meglio un box da tetto omologato
Non basta caricare e partire: il Codice della Strada parla chiaro
Anche se il tetto dell’auto sembra una soluzione “libera”, non è affatto una zona franca. Esistono regole precise, stabilite dal Codice della Strada, che ogni automobilista dovrebbe conoscere prima di fissare qualunque oggetto sopra la propria vettura. In particolare, l’articolo di riferimento è il n.164, che impone condizioni ben precise.
Il comma 1 specifica che il carico dev’essere posizionato in modo da non mettere in pericolo né il conducente né gli altri utenti della strada. Tradotto: niente carichi instabili, niente oggetti che riducono la visuale o la libertà di movimento del guidatore, e ovviamente nulla che oscuri le luci, gli indicatori o la targa.
Le dimensioni contano: attenzione a quanto sporge
Al di là della stabilità, bisogna anche fare attenzione a quanto carico sporge dalla sagoma del veicolo. Il comma 2 dello stesso articolo stabilisce che il carico non può uscire dalla parte anteriore del veicolo. Può invece sporgere posteriormente, ma solo se si tratta di oggetti indivisibili (come una scala, un kayak o una tavola da surf), e solo fino a 3/10 della lunghezza totale del veicolo.
Per capire meglio questi limiti, bisogna richiamare anche l’articolo 61, che definisce i limiti di sagoma massimi per ogni veicolo. La larghezza complessiva non deve superare 2,55 metri, l’altezza (compreso il carico) non deve oltrepassare i 4 metri, mentre la lunghezza, comprensiva di eventuali organi di traino, deve restare entro i 12 metri. Anche una piccola distrazione rispetto a queste misure può tradursi in sanzioni salate, oltre che in un rischio per la sicurezza.
Un errore comune: le sporgenze laterali
Spesso chi fissa oggetti voluminosi sul tetto si dimentica delle sporgenze laterali, credendo che finché tutto “sta su” sia legale. In realtà, se il carico supera i limiti laterali o sporge più di 30 cm rispetto alle luci di posizione, si rischia una multa anche pesante. Peggio ancora se la targa o i fari vengono oscurati.
Come evitare problemi? Meglio un box da tetto omologato
La soluzione più sicura e pratica resta quella di utilizzare un box da tetto chiuso e omologato. Questi contenitori, oltre ad avere una forma aerodinamica che riduce il consumo di carburante, sono progettati per garantire la stabilità del carico e il rispetto delle dimensioni previste per legge. Inoltre, proteggono i bagagli dalle intemperie e dai furti.
Fissare qualcosa sul tetto dell’auto non è un’operazione banale. Il Codice della Strada richiede attenzione, buon senso e rispetto dei limiti. Un gesto fatto in buona fede — come caricare una valigia in più — può trasformarsi in una violazione, con multe che possono superare i 300 euro. Meglio informarsi prima che dover pagare dopo.