Centinaia di piccoli insetti neri, appaiati in volo, che si posano su panchine, alberi e marciapiedi come in un film apocalittico. No, non è una trovata cinematografica, ma la realtà con cui stanno facendo i conti Seul e Incheon, due tra le città più densamente popolate della Corea del Sud. I protagonisti di questa insolita invasione sono i Plecia longiforceps, noti con un nome che inganna: “insetti dell’amore”.
- Cosa sono gli insetti dell’amore
- La Corea del Sud deve fare i conti questa invasione
- Perché si sono diffusi in questo modo?
- Come risolvere il problema? Gli scienziati al lavoro per una soluzione ecologica
Cosa sono gli insetti dell’amore
Il soprannome, in effetti, potrebbe far pensare a qualcosa di poetico, ma la verità è molto meno affascinante. Questi insetti, originari di zone subtropicali dell’Asia orientale, si stanno riproducendo a una velocità tale da trasformare il paesaggio urbano in un gigantesco tappeto svolazzante. Non mordono, non pungono e non trasmettono malattie, ma la loro presenza massiccia sta generando disagio e un’ondata di lamentele.
La Corea del Sud deve fare i conti questa invasione
Il fenomeno è ormai visibile ovunque: lungo i sentieri di montagna, sulle rampe delle scale, intorno ai corrimano dei parchi pubblici. Il tutto è stato amplificato da un video virale girato sul monte Gyeyangsan, che ha mostrato l’estensione reale del problema. Le autorità parlano chiaro: la causa principale sarebbe da attribuire al riscaldamento globale. L’effetto “isola di calore urbana”, tipico delle grandi metropoli, ha creato un habitat ideale per la loro proliferazione.
Ma non è tutto. L’urbanizzazione aggressiva ha trasformato radicalmente le aree montane che un tempo ospitavano predatori naturali, rompendo un equilibrio ecologico già fragile. Il risultato? Una città invasa da insetti che vivono pochi giorni ma riescono a deporre centinaia di uova in ambienti umidi, assicurando nuove ondate nel giro di settimane.
Perché si sono diffusi in questo modo?
I numeri parlano da soli: secondo i dati forniti dalle autorità locali, i reclami dei cittadini sono più che raddoppiati in un anno. Solo a Incheon, in alcuni giorni si sono registrate oltre 100 segnalazioni. E la popolazione, comprensibilmente, inizia a perdere la pazienza.
Nonostante il fastidio, le istituzioni invitano alla calma. I Plecia longiforceps, ricordano gli esperti, hanno anche una funzione ecologica: le larve aiutano nella decomposizione della materia organica e gli adulti favoriscono l’impollinazione. Per questo si sta cercando di evitare l’uso massiccio di pesticidi, privilegiando metodi più delicati come le trappole luminose o gli spray d’acqua.
Come risolvere il problema? Gli scienziati al lavoro per una soluzione ecologica
Sul fronte scientifico, alcuni laboratori stanno sperimentando pesticidi biologici a base di funghi, capaci di colpire solo le larve e preservare il resto della microfauna del suolo. E la natura stessa, in alcuni quartieri, inizia a fare la sua parte: passeri e gazze urbane sembrano aver inserito questi insetti nella loro dieta quotidiana.
Ma il problema rimane. Dietro l’ironia del nome e l’effimero spettacolo di coppie volanti si nasconde un segnale d’allarme: le città non sono preparate a gestire le nuove dinamiche ecologiche innescate dalla crisi climatica. Gli “insetti dell’amore” potrebbero andarsene con l’arrivo del caldo più intenso di luglio, ma senza una strategia concreta, è solo questione di tempo prima che tornino.