Halloween: gli zombie esistono, lo dice la scienza

Secondo la scienza gli zombie esistono. Si tratta di persone affette da una particolare malattia, denominata sindrome di Cotard

31 Ottobre 2017

Fra i protagonisti di Halloween ci sono anche loro, gli zombie, i famosi non-morti che camminano per la strada con il volto grigio e i vestiti lacerati, in cerca di carne umana di cui cibarsi. Se pensate che si tratti solamente di fantasia vi sbagliate di grosso. Secondo la scienza infatti gli zombie esistono e sono fra noi, anche se non sono proprio come li immaginiamo.

La chiave di tutto sta nella sindrome di Cotard, una malattia rara, definita anche “delirio di negazione”, che porta alcune persone a credere di essere morte e a comportarsi, appunto, come degli zombie. Questa patologia psichiatrica è decisamente rara e venne scoperta nel 1880 dal neurologo francese Jules Cotard.

Lo studioso descrisse nei suoi diari la storia clinica di Mademoiselle X, una donna che era fermamente convinta di essere morta. Per questo era certa che le mancassero alcune parti del corpo e che potesse smettere di mangiare. Fra i casi più recenti c’è quello della signora Wang. La donna, dopo essere svenuta in un volo che doveva portarla da Londra a San Francisco, aveva iniziato ad affermare di essere morta. Convinta che la sua vita fosse terminata e che si trovasse in una sorta di limbo, la signora si rifiutava di nutrirsi.

Qual è l’origine di questa malattia? Secondo gli esperti la sindrome di Cotard deriverebbe da alcune lesioni del lobo parietale. Alla base del malessere ci sarebbe un’improvvisa interruzione nelle fibre nervose che uniscono le aree sensoriali al centro delle emozioni. I pazienti che hanno questo problema dunque sono isolati dal mondo esterno e non avvertono nessuno stimolo. Non riescono nemmeno più a percepire le emozioni e questo li spinge a credere di essere morti.

L’insorgenza della sindrome di Cotard spesso è stata collegata ad altre malattie celebrali, come per esempio il morbo di Parkinson, la schizofrenia e la demenza. La patologia viene curata con antipsicotici e farmaci antidepressivi, ma anche sedute psichiatriche.

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