Se sulla spiaggia trovi i ‘borsellini di sirene’ non toccarli mai

Ecco che cosa fare se ci si imbatte in queste strane sacche scure lungo la battigia.

20 Marzo 2023
Fonte: 123RF

La cronaca degli ultimi giorni ha visto Pesaro al centro di molti titoli per un fenomeno insolito che merita attenzione soprattutto per capire come comportarsi. Il litorale della città e dintorni – in particolare le spiagge di Levante, Ponente e di Baia Flaminia – è stato letteralmente preso d’assalto da alcuni corpi scuri, a forma di sacca lucida con dei peduncoli, che la corrente ha trascinato fino alla riva. Non si tratta né di alghe né di rifiuti che il mare ha restituito all’uomo ma sono i cosiddetti ‘borsellini delle sirene’ (in inglese ‘mermaid’s purse’), ovvero sacche delle uova di alcune specie di squali e razze che mareggiate e onde particolarmente alte hanno sparso lungo la battigia per un’ampia porzione della costa.

La stagione riproduttiva per alcuni i pesci cartilaginei ovipari, che solitamente si estende dalla primavera fino all’estate, è da poco cominciata e può capitare che sulla riva giungano queste sacche. I loro peduncoli si agganciano ai fondali marini e alle alghe dove restano ancorate, dopo essere state fecondate, fino alla schiusa del piccolo. Correnti o mareggiate possono, però, staccare queste capsule portandole in superficie e facendole arrivare sulla costa, esattamente come si sta verificando lungo l’Adriatico.

Del resto, questo episodio dimostra come sia in corso un ripopolamento naturale delle specie nonostante un mare in sofferenza a causa delle attività umane. A questo punto, la domanda è una: cosa fare se ci si imbatte in uno o più ‘borsellini delle sirene’, magari durante una passeggiata sulla spiaggia? La prima accortezza da avere è quella di non calpestarli in quanto ciò comporterebbe sicuramente la morte sicura degli eventuali embrioni al loro interno.

Per verificare che le uova siano state fecondate basta guardare le capsule in controluce e, in caso positivo, si può cercare di rigettarle in mare. Questa è l’unica ragione per cui eventualmente toccare le sacche che sopravvivono solo alcune ore fuori dall’acqua.

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