Fonte: 123RF

Questo animale nuota con i peti: il potere delle sue flatulenze

I gas intestinali prodotti dalle alghe di cui si nutre sono ciò che permette a questo mammifero di galleggiare e muoversi in acqua.

Pubblicato:

Quando si dice ‘il mondo è bello perché è vario’. Questa volta, però, non parliamo di caratteristiche particolari – più o meno piacevoli – che appartengono al genere umano ma di un aspetto quantomeno insolito se non buffo che caratterizza uno specifico animale. Si tratta del lamantino, mammifero di grandi dimensioni che appartiene alla famiglia dei Trichechidi e che popola le acque del nostro pianeta. In via di estinzione, questo animale riesce a spostarsi in un modo curioso, ovvero con i suoi peti.

Ebbene sì, il lamantino con il suo muso simpatico e il fisico tondeggiante si muove sfruttando la forza delle sue flatulenze. Alghe e altre piante subacquee costituiscono il suo nutrimento quotidiano e, dal momento che trascorre la maggior parte del tempo proprio mangiando nelle acque paludose, l’animale finisce per acquistare parecchio peso. Ma non si tratta solo di massa corporea: insieme ai chili, il buon lamantino accumula quantità industriali di gas che vengono anzitutto impiegate per regolare il galleggiamento.

Un’impresa, questa, non facile per il mammifero dal momento che il gas deve essere suddiviso in diverse porzioni dell’intestino. A seconda di quantità e distribuzione, infatti, l’animale riesce a galleggiare stando più in superficie (se le sacche sono piene) o scendendo verso il fondale (se le tasche si svuotano per il rilascio dei gas). Questo meccanismo, dunque, garantisce quella delicata funzione che è l’equilibrio insieme alla capacità di spostamento in acqua e dimostra la capacità di adattamento che questa specie ha saputo sviluppare.

Ma che cosa succede se il sistema si blocca? Anche in questo il Trichechide ci stupirà. Gli studiosi hanno, infatti, osservato che in caso di costipazione il lamantino perde il senso dell’orientamento e non riesce a nuotare. Come spiega kodami.it, a non farlo risalire completamente fuori dall’acqua, intervengono il sistema scheletrico, il diaframma (è lungo all’incirca tre metri e percorre tutta la schiena) e i polmoni.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti