I sintomi del Covid-19, dopo ormai quasi tre anni dalla sua prima comparsa, li conosciamo tutti a memoria: tosse, mal di gola, febbre, raffreddore, stanchezza e dolori alle ossa. Tuttavia, un nuovo studio ci dice che dobbiamo prestare particolarmente attenzione alla nostra pelle.

Le ultime evoluzioni del coronavirus, infatti, secondo una ricerca di Zoe Health Study, possono portare ad una serie di manifestazioni cutanee che ad un primo sguardo sembrano completamente scollegate dai classici problemi di tipo influenzale e respiratorio che associamo all’infezione sin dalle sue origini.

Il Covid-19 può infatti comparire sulla pelle anche sotto forma di bolle rosse e pruriginose in rilievo, ovvero i classici pomfi dell’orticaria. Ma non è la sola possibilità che può manifestarsi.

Nel corpo umano, il virus può comportare anche una generale secchezza della pelle, soprattutto di quella del collo e del petto, ove può manifestarsi con macchie rosa particolarmente persistenti e pruriginose. Le eruzioni cutanee in questione spesso interessano le articolazioni, le giunture e le estremità, ovvero mani e piedi. E la cosa peggiore è che sono incredibilmente dure ad andarsene: possono durare diversi giorni o addirittura alcune settimane.

Anche le dita dei piedi, per le persone che risultano positive al Covid-19, possono subire dei cambiamenti dovuti ad arrossamenti, gonfiore, dolori o presenza di eruzioni cutanee simili a vesciche. Insomma, una bella serie di fastidi non proprio facilissima da sopportare né da gestire, specie quando si protrae a lungo.

Pertanto, adesso lo sapete: In caso di comparsa inaspettata di un’eruzione cutanea, la responsabile potrebbe non essere una reazione allergica ma un effetto collaterale del Covid. L’importante, in questi casi, oltre a fare un tampone per verificare l’eventuale positività al Covid-19 è rivolgersi subito ad un medico, possibilmente ad un dermatologo, in modo da muoversi immediatamente verso la cura più appropriata per il benessere nostro e del nostro corpo.