Insetti velenosi pericolosi per l’uomo: l’invasione da Maggio

Tra maggio e giugno, la processionaria si riproduce in maniera esponenziale popolando piante e arbusti. Ecco perché è bene stare attenti.

10 Maggio 2023

La primavera è la stagione della rinascita, quella delle temperature che via via si fanno piacevoli e rendono le giornate all’aria aperta una delizia. Tuttavia, e lo sanno bene i soggetti che ne soffrono, si tratta anche del periodo in cui le fioriture portano con sé allergie e fastidi vari davvero poco gradevoli da gestire. Perché sì, quello primaverile sarà anche il momento in cui la natura rifiorisce, ma pollini e affini possono rendere davvero difficile arrivare indenni all’estate e oltre.

D’altra parte, lo stesso mondo vegetale si popola di insetti e parassiti non sempre benefici anzi alcune specie che attaccano le piante ne mettono a repentaglio la sopravvivenza. A lanciare un allarme a questo proposito è il Regno Unito (ma la situazione è analoga anche nelle nostre regioni) dove gli esperti mettono in guardia i cittadini per l’arrivo della processionaria.

Questa vera e propria piaga conosce il suo picco tra i mesi di maggio e giugno, quindi è opportuno correre ai ripari il prima possibile. Ma vediamo insieme di che cosa si tratta e perché questo insetto è pericoloso.

Cos’è la processionaria e quando si diffonde

La processionaria è un insetto apparentemente innocuo che appartiene alla famiglia dei lepidotteri ed è caratterizzato da una peluria urticante. Inizia a riprodursi in maniera esponenziale all’inizio di maggio e prosegue fino a luglio inoltrato, quando gli esemplari lasciano i nidi e si muovono in lunghe file, da cui il loro nome. Questi bruchi pelosi risultano essere tossici per la fauna selvatica oltre che per le piante che attaccano e rischiano di essere pericolosi anche per la salute pubblica.

Secondo gli esperti, infatti, sussiste il rischio di potenziali avvelenamenti nel periodo in cui la processionaria abbandona la pianta ospite, ovvero durante i mesi più caldi. È il momento in cui questo insetto va alla ricerca di un luogo in cui interrarsi e diventare poi farfalla. A essere pericolosa è soprattutto la sua peluria urticante, che può scatenare reazioni anche violente in caso di contatto. Un rischio che corrono fortemente i nostri cani, i quali possono incorrere in necrosi dei tessuti.

L’allarme dal Regno Unito: riconoscere i nidi

In vista dell’invasione in arrivo dovuta alla stagione riproduttiva, la Commissione Forestale britannica ha deciso di coinvolgere i cittadini chiedendo loro di segnalare ogni avvistamento della processionaria. A rendere riconoscibile l’insetto è la tipica ragnatela biancastra che, durante la nidificazione, viene costruita sulla pianta che lo ospita. Tale nido può comparire a qualsiasi altezza del tronco, sui rami e in prossimità delle foglie, sino a ricoprirne ampie porzioni.

In caso se ne avvisti uno o più occorre, dunque, chiamare un esperto che provveda alla sua eliminazione per evitare pericoli alla pianta, ai nostri animali e noi stessi. Il passaggio della processionaria, infatti, non solo rovina le foglie ma rende la pianta più vulnerabile ad altri parassiti e alla siccità.

I rischi per l’uomo

In caso di contatto con i peli urticanti dell’insetto (possono anche essere trasportati dal vento), si può andare incontro a una reazione cutanea pruriginosa più o meno violenta. Tra gli altri effetti sul corpo, si segnalano irritazione agli occhi e alla gola, difficoltà respiratorie e nausea fino a febbre, vertigini e attacchi d’asma. Meglio, dunque, tenere gli occhi aperti.

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