Per tanti studenti di tutta Italia sta per arrivare il primo giorno di scuola (ma per qualcuno è arrivato già). E no, non è un giorno come tutti gli altri. Sia perché segna l’inizio di un nuovo anno e quindi porta con sé aspettative, timori, emozioni contrastanti e la sensazione che tutto possa ricominciare. Ma anche perché rappresenta un rito di passaggio che richiede attenzione, piccoli gesti simbolici e la consapevolezza di sé stessi.
- Primo giorno di scuola 2025 in Italia: quando si comincia regione per regione
- I rituali da seguire per iniziare con energia
- Cosa non indossare il primo giorno di scuola
- Piccoli rituali e accorgimenti da seguire per il primo giorno di scuola
Primo giorno di scuola 2025 in Italia: quando si comincia regione per regione
Il calendario scolastico, in Italia, varia da una regione all’altra. Nel 2025, abbiamo più o meno questo schema:
- 10 settembre in Piemonte, Trentino-Alto Adige, Veneto e Valle d’Aosta
- 11 settembre in Friuli Venezia Giulia
- 12 settembre in Lombardia
- 15 settembre in Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria
- 16 settembre in Puglia e Calabria
I rituali da seguire per iniziare con energia
Il primo giorno di scuola, spiegano le tradizioni popolari, non si comincia mai “a caso”. È un rito vero e proprio, con regole che negli anni si sono tramandate di generazione in generazione. Alcune possono sembrare superstizioni, altre semplici consigli di buon senso, ma tutte hanno un filo conduttore: prepararsi a vivere al meglio l’inizio dell’anno.
Cosa non indossare il primo giorno di scuola
Per esempio, è bene evitare di vestirsi completamente di nero: un colore troppo cupo per un momento che dovrebbe trasmettere vitalità e apertura. Anche indossare abiti nuovi dalla testa ai piedi è sconsigliato: i vestiti che si portano devono avere una storia, anche minima, che dia sicurezza e radici. Lo stesso vale per le scarpe nuove, simbolo di passi incerti: meglio calzarne un paio già vissuto, per affrontare con stabilità il cammino scolastico.
Piccoli rituali e accorgimenti da seguire per il primo giorno di scuola
C’è poi il tema della puntualità: bisogna cercare di non arrivare né per primi né per ultimi. Il giusto sta nel mezzo, è l’equilibrio migliore. Inoltre, gli studenti non dovrebbero mai usare la penna rossa nel primo giorno, perché richiama correzioni e severità.
Tra i gesti da fare, invece, spicca quello di iniziare la mattina senza litigi, nemmeno davanti allo specchio: l’energia che si sprigiona all’alba si riflette per tutta la giornata, attirando professori più o meno comprensivi e compagni più o meno disponibili.
E per chi vuole un vero rito di protezione, ci sono piccoli oggetti simbolici da mettere nello zaino: un rametto di rosmarino, legato da sempre alla memoria e alla chiarezza mentale; una ametista per favorire concentrazione e calma; una foglia di alloro per la protezione; e un quarzo rosa per non farsi spegnere il cuore, mantenendo entusiasmo e apertura verso gli altri.
Ci sono poi indicazioni più generali: non portare nello zaino oggetti che distraggano, non trasformare il primo giorno in una corsa affannosa. L’ingresso a scuola – soprattutto il primo giorno – deve essere un rito ordinato, quasi solenne, perché la prima impressione conta e resta impressa nel tempo. L’importante è cominciare con il piede giusto sin dal primo giorno.