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Riceve 2 euro alla cassa del supermercato e diventa ricco: la scoperta del numismatico vale 19mila euro

Controllare il resto ora ha un senso: una moneta da 2 euro può arrivare a valere migliaia di euro.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

A volte la fortuna può piombarci addosso nella maniera più impensata (che non è un biglietto della lotteria, una telefonata inattesa o un’eredità improvvisa). E, a volte, la fortuna pesa esattamente 8,5 grammi, brilla come una normale moneta e passa tra le mani senza destare alcun sospetto. È quello che è successo a un uomo durante una normalissima spesa al supermercato: una moneta da 2 euro nel resto, un’occhiata veloce, e poi la scoperta. Perché non tutti guardano le monete allo stesso modo: c’è chi le ignora, altri le accumulano, e qualcuno — pochissimi — riesce a riconoscere il loro vero valore. E il caso ha voluto che quell’uomo fosse uno di quei pochi.

La scena da film: spesa, resto… e colpo di fortuna in una moneta da 2 euro

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Il protagonista della storia è un numismatico, ovvero uno di quei collezionisti che non vedono monete, ma storie, tirature, rarità e opportunità. Dopo una normale spesa al supermercato, alla cassa gli viene consegnata una 2 euro di resto.

Tuttavia, si tratta di una moneta commemorativa del 2022, dedicata ai 35 anni del programma Erasmus. A prima vista appare una moneta semplice, ma lui riconosce subito il profilo stilizzato di Erasmo da Rotterdam circondato da linee e stelle, simbolo delle connessioni culturali europee.

Una volta tornato a casa, incuriosito, ha deciso di controllare. E a ragione. Perché in rete, tra aste improvvisate e marketplace, la stessa moneta si trova in vendita a cifre che fanno tremare le mani: 19mila euro. Una follia? Forse. Oppure un tesoro capitato nel portafoglio giusto.

La verità dietro la 2 euro che fa sognare (e discutere)

Ma come spesso accade, la realtà è più complessa (e un po’ meno scintillante) dei titoli virali.

La moneta Erasmus 2022 è stata emessa da tutti gli Stati dell’Eurozona e ne circolano milioni di pezzi. Tecnicamente è identica alle altre monete da 2 euro: stesso peso, stesso metallo, stesso uso quotidiano. A cambiare è solo il lato commemorativo. Alcuni Paesi, come la Spagna, hanno prodotto serie speciali da collezione, in versione Proof o BU, con tirature limitate destinate ai collezionisti. Ed è proprio qui che nasce il caos: online si vende tutto, e qualcuno prova a spacciare un comune pezzo da resto come rarità assoluta.

Il nostro numismatico, dopo l’euforia iniziale, ha invece ciò che farebbe qualunque esperto: la verifica le quotazioni reali nei cataloghi e nei siti specialistici. Risultato? La versione circolante della moneta — la più comune — vale poco più del suo facciale: massimo 3 euro se in condizioni impeccabili, mentre le versioni da collezione in cofanetto possono arrivare a 25-30 euro. Nulla a che vedere con i 19mila euro che campeggiano negli annunci più audaci.

Monete rare: realtà, miti e l’arte di guardare bene

Questa storia ci insegna due cose. La prima: non tutto ciò che fa rumore online è vero. La seconda: le monete rare esistono davvero e alcune valgono cifre che possono cambiare la vita — ma riconoscerle richiede competenza, pazienza e occhio allenato. E anche un po’ di fortuna (che non guasta mai).

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