Fonte: Ansa

Villa Crespi è il miglior ristorante in hotel per 50 top Italy 2026: ecco quanto costa cenare da Cannavacciuolo

Villa Crespi continua a brillare nelle classifiche italiane: ecco cosa aspettarsi da una cena d’autore

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Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

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Content writer, video editor e fotografa, ha conseguito un Master in Digital & Social Media Marketing. Scrive articoli in ottica SEO e realizza contenuti per social media, con focus su Costume & Società, Moda e Bellezza.

Quando si parla di esperienze gastronomiche che restano impresse nella memoria, Villa Crespi è uno dei primi nomi che viene in mente. Il ristorante guidato da Antonino Cannavacciuolo, incastonato sulle rive del lago d’Orta. è un luogo che negli anni ha costruito un immaginario fatto di eleganza, ospitalità e cucina d’autore. Non sorprende quindi che 50 Top Italy 2026 lo abbia eletto miglior ristorante in hotel d’Italia nella categoria Luxury, un riconoscimento che si aggiunge a una lunga lista di premi nazionali e internazionali. Ma cosa rende Villa Crespi così speciale? E, soprattutto, quanto costa davvero vivere una cena firmata dallo chef più amato d’Italia?

L’esperienza gastronomica secondo Cannavacciuolo

Varcare la soglia di Villa Crespi significa entrare in un mondo sospeso tra la tradizione mediterranea e l’eleganza piemontese. Le sue quattro sale, ornate da dettagli moreschi, sono il teatro di una cucina che ha conquistato tre stelle Michelin, una conferma che nel 2026 è arrivata puntuale, certificando ancora una volta la solidità del progetto culinario di Cannavacciuolo.

La filosofia dello chef intreccia due anime:

  • la Campania, culla dei suoi ricordi d’infanzia, fatta di profumi semplici, di ricette di famiglia, di un ragù che per lui è simbolo delle prime emozioni legate al cibo;
  • il Piemonte, la regione che lo ha accolto e in cui, insieme a sua moglie Cinzia Primatesta, ha costruito il sogno di Villa Crespi quando erano poco più che ventenni.

È questo equilibrio tra radici e futuro che rende unico ogni piatto: un viaggio sensoriale che racconta sacrificio, ricerca, contaminazione e un profondo rispetto per le materie prime.

Quanto costa cenare a Villa Crespi

Negli anni la ristorazione di altissimo livello ha visto crescere prezzi e aspettative: secondo le analisi del settore, la spesa media in un ristorante stellato italiano si aggira intorno ai 162 euro. Villa Crespi, però, si colloca in un’altra fascia, quella dei ristoranti-icona che offrono più di una cena: un percorso, quasi un rituale.

Il menu degustazione più prestigioso è “Itinerario”, un percorso che unisce piatti storici e nuove creazioni. Il costo segnalato è di 485 euro, con bevande incluse nel pacchetto. Un prezzo che colloca Villa Crespi tra i ristoranti più esclusivi d’Italia, ma che riflette la cura maniacale del dettaglio, la tecnica della brigata, l’accoglienza della sala e l’eccellenza delle materie prime.

Un palmarès impressionante

Oltre al recente titolo ottenuto da 50 Top Italy 2026, Villa Crespi può vantare negli ultimi anni una serie di riconoscimenti che testimoniano l’impegno costante del team.

Tra i premi 2026 spiccano:

  • conferma delle 3 stelle Michelin,
  • mantenimento della Chiave Michelin dedicata all’ospitalità alberghiera,
  • titolo di miglior ristorante italiano nella categoria Luxury per 50 Top Italy,
  • Tre Forchette del Gambero Rosso,
  • 5 cappelli per la guida de L’Espresso con punteggio massimo.

Anche il 2025 era stato un anno d’oro: Villa Crespi risultava miglior ristorante in hotel per 50 Top Italy, Cannavacciuolo aveva ricevuto lo Chef Mentor Award, e la struttura era entrata nella top 10 mondiale nella categoria “Deluxe” ai Traveller’s Choice Best of the Best.

A distinguersi non è solo la cucina: figure chiave come il sommelier Massimo Raugi, premiato più volte per il suo lavoro, e l’intero staff di sala contribuiscono a trasformare ogni dettaglio in un gesto di cura.

Una storia d’amore e visione che dura da trent’anni

Ripercorrere la storia di Villa Crespi significa tornare all’inizio degli anni Duemila, quando Cannavacciuolo e Primatesta decisero di ridare vita alla villa ottocentesca. Una scelta coraggiosa, fatta in gioventù e alimentata da un sogno condiviso: creare un luogo in cui ospitalità, cucina e bellezza parlassero la stessa lingua.

Oggi quel sogno è diventato uno dei ristoranti più celebrati al mondo, riconosciuto per il suo stile e per la capacità di reinventarsi pur restando fedele alla propria identità.

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