La stella che guidò i Re Magi è stata spiegata dalla scienza

La cometa di Betlemme, la stella che guidò i Re Magi da Gesù, è stata studiata dalla scienza e prima volta ha ricevuto una spiegazione scientifica

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La stella che guidò i Re Magi è stata finalmente spiegata dalla scienza. Secondo gli scienziati dietro la famosa stella Betlemme c’è una soluzione razionale. L’astrofisico teorico dell’Università di Notre Dame, Grant Mathews, ha infatti pensato bene di studiare a fondo il fenomeno astronomico. Secondo lo scienziato sarebbe originato da un allineamento planetario accaduto l’anno 6 avanti Cristo.

In base ai calcoli di Mathews nell’aprile del 6 AC si realizzò un allineamento planetario senza precedenti con Giove, Sole, Saturno e la Luna allineati tutti nella costellazione dell’Ariete, Venere nella costellazione dei Pesci, mentre Marte e Mercurio in quella opposta del Toro.

Il fenomeno atmosferico, decisamente raro, venne osservato dai Re Magi che da tempo osservavano il cielo. Secondo Grant Mathews all’epoca l’evento astronomico aveva un alto valore simbolico: Giove e la Luna infatti indicavano la nascita di qualcuno che avrebbe cambiato la storia, mentre Saturno e Ariete indicavano la vita e l’inizio di una primavera. “I Magi avrebbero visto questo fenomeno a Oriente e avrebbero riconosciuto il simbolo della nascita di un Re in Giudea” ha svelato Mathews, che ha indicato anche quando si verificherà di nuovo un evento così unico. Fra 16mila anni ci sarà una nuova stella cometa, ma non sarà uguale a quella che seguirono i Re Magi perché l’Ariete non segnerà l’inizio della primavera, per via della precessione degli Equinozi. Per averlo identico dovremmo aspettare altri 500mila anni.

Secondo molti astronomi comunque è improbabile che la cometa fosse la stessa apparsa la notte della nascita di Cristo. Questo simbolo sarebbe entrato nella leggenda grazie ad un dipinto di Giotto. Nella sua Adorazione dei Magi, nella Cappella degli Scrovegni a Padova, Giotto rappresentò nella natività una cometa. Era il 1305 e quella riprodotta dal pittore sarebbe in realtà la cometa di Halley, comparsa nel 1301.

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