È comodo, pratico, sempre disponibile nel frigo: il formaggio grattugiato confezionato sembra la soluzione perfetta per aggiungere gusto a un piatto all’ultimo momento. Ma ti sei mai chiesto cosa contiene davvero quella bustina così rassicurante? La risposta potrebbe sorprenderti più del previsto.
- Cosa c’è dentro una confezione di formaggio grattugiato?
- La plastica non riciclabile delle buste
- Il finto risparmio che non conviene davvero
- Perché a risentirne è la qualità
- Meglio grattugiare il formaggio al momento
Cosa c’è dentro una confezione di formaggio grattugiato?
Spesso ciò che troviamo in una confezione è un mix complesso, dove il formaggio vero può rappresentare solo tra il 70% e il 95% del totale. Il resto? Una serie di ingredienti che non ci aspetteremmo, come cellulosa, amidi e conservanti.
La cellulosa, per esempio, è una fibra vegetale estratta dal legno. Viene usata per impedire che il formaggio si agglomeri, ma di fatto rappresenta una forma altamente lavorata di segatura commestibile. È sicura, certo, ma può arrivare a costituire fino al 4% del prodotto e cambia completamente la consistenza e la naturalezza del formaggio che pensiamo di mangiare.
Oltre alla cellulosa, troviamo spesso amido di mais o di patate, impiegato anch’esso per evitare l’umidità ma del tutto privo di valore nutrizionale. A questi si aggiungono polifosfati e conservanti come l’acido sorbico, che prolungano la vita del prodotto ma alterano sapore e proprietà organolettiche. E poi c’è il sale: usato in più quantità del necessario, serve a compensare il gusto più anonimo di formaggi spesso ricavati da lotti scartati o imperfetti.
La plastica non riciclabile delle buste
C’è poi un altro aspetto che spesso ci sfugge mentre infiliamo la bustina nel carrello: l’impatto ambientale. Il formaggio grattugiato confezionato è avvolto in plastica multistrato, spesso non riciclabile, che finisce direttamente nei rifiuti indifferenziati. Una piccola comodità per noi, ma un problema in più per il pianeta.
Il finto risparmio che non conviene davvero
Un altro motivo per cui molti scelgono il formaggio grattugiato confezionato è la convinzione di risparmiare. In realtà, basta fare un rapido confronto tra il prezzo al chilo del prodotto industriale e quello di un buon formaggio intero per scoprire l’inganno: spesso il preconfezionato costa di più. E parliamo di un prodotto che contiene meno formaggio vero, più additivi e una qualità inferiore. In pratica, paghiamo di più per avere meno. Un’abitudine comoda, certo, ma che alla lunga non conviene né al portafoglio né al nostro gusto.
Perché a risentirne è la qualità
Il risultato? Un formaggio che ha perso gran parte della sua identità. Chiunque abbia confrontato un Parmigiano Reggiano grattugiato fresco con la sua versione confezionata sa quanto cambia il profilo aromatico: il primo è ricco, complesso, deciso; il secondo è piatto, con un gusto che a volte sa quasi di… polvere.
Anche dal punto di vista nutrizionale la differenza si sente. Il formaggio grattugiato industriale contiene meno proteine e grassi “buoni”, sostituiti da sostanze che servono a rendere il prodotto più stabile sugli scaffali, ma non necessariamente più sano o gustoso per noi.
Meglio grattugiare il formaggio al momento
Attenzione però: la comodità del formaggio confezionato non va condannata in toto. In alcune situazioni può essere chiaramente utile e pratico. Ma sapere cosa contiene davvero ci permette di scegliere con maggiore consapevolezza. Grattugiare il formaggio al momento richiede qualche minuto in più, ma offre un’esperienza sicuramente del tutto diversa: più saporita, più autentica, più sana.