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Sembra una fragolina di bosco, ma può farti stare male: ecco come riconoscere la pericolosa fragola matta

Come distinguere le vere fragoline di bosco dalla pericolosa imitatrice: guida pratica per escursionisti e amanti della natura

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

C’è qualcosa di magico nell’imbattersi in una piccola fragolina nascosta tra le foglie di un sentiero. Un frutto spontaneo, dal profumo inconfondibile, che sembra uscito da un libro di fiabe. Ma per chi frequenta boschi e radure, è bene sapere che non tutte le fragoline che si incontrano sono uguali. Accanto alla fragolina di bosco – vera prelibatezza naturale – cresce una sua imitatrice: la cosiddetta fragola matta. A un occhio inesperto possono sembrare identiche, ma solo una delle due è commestibile.

Le fragoline di bosco sono una specie autoctona dell’Europa e si trovano facilmente nei sottoboschi freschi e ombrosi, fino a duemila metri di altitudine. In Italia, le aree montane del Nord, come il Trentino, offrono le condizioni ideali per la loro crescita. Al contrario, la fragola matta arriva dall’Asia. Sebbene oggi cresca liberamente anche nei boschi italiani, la sua presenza può essere un segnale di disturbo ambientale.

Fiori, frutti e semini

Distinguere una fragolina vera da una finta è possibile, purché si sappia cosa osservare. A partire dalla fioritura, che è spesso il primo indizio utile: la fragolina di bosco produce fiori bianchi, con cinque petali ben distinti, mentre la fragola matta si riconosce per i suoi fiori gialli, simili a quelli di molte specie erbacee. Il colore dei fiori è un elemento importante anche perché facilmente visibile a distanza.

Ma è il frutto a fornire i segnali più evidenti. La fragolina di bosco ha un portamento pendulo: quando matura, il peso del frutto lo fa piegare verso il basso. Al contrario, la fragola matta mantiene il frutto eretto, ben visibile e rivolto verso l’alto. Anche la superficie è diversa: nelle fragoline vere si notano i classici semini gialli o rossastri sparsi sulla buccia, mentre nella fragola matta ci sono solo piccole protuberanze rosse che imitano l’aspetto dei semi ma non lo sono.

Dal punto di vista organolettico, le differenze sono ancora più nette. Le fragoline di bosco emanano un profumo intenso, dolce e familiare, e hanno una polpa morbida e zuccherina. La fragola matta, invece, è quasi inodore, ha una consistenza acquosa e un sapore insipido. Non è tossica nel senso stretto del termine, ma il consumo, soprattutto in quantità, può provocare nausea, crampi addominali o diarrea, effetti particolarmente spiacevoli se si è in cammino o lontani da assistenza medica.

Ecologia e tradizione: il ruolo delle due piante

Le fragoline di bosco, oltre a essere buone, svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi forestali. I loro frutti sono fonte di nutrimento per uccelli, insetti e piccoli mammiferi, che contribuiscono alla dispersione dei semi attraverso la digestione. La pianta si diffonde anche grazie ai suoi stoloni, che permettono la creazione di colonie estese. Il suo ciclo di fioritura, da aprile a giugno, può ripetersi in autunno se il clima è mite.

La fragola matta, invece, pur avendo anch’essa un ciclo riproduttivo che si prolunga fino all’autunno inoltrato, non gode dello stesso ruolo ecologico. Gli insetti impollinatori la frequentano meno, e la sua diffusione è spesso sintomo di un habitat disturbato o compromesso. Tuttavia, è riuscita a integrarsi senza provocare danni gravi agli ecosistemi, rimanendo una presenza silenziosa ma indicativa.

Raccogliere in sicurezza

Chi si avventura nei boschi con l’idea di raccogliere frutti spontanei deve sempre procedere con prudenza. La regola d’oro è non consumare nulla che non si sia in grado di identificare con certezza. La raccolta sicura parte dall’osservazione dell’ambiente circostante, del colore dei fiori, della forma del frutto e della presenza di odore. Se si è in compagnia di bambini, è essenziale educarli con esempi pratici, mostrando loro le differenze tra i due frutti e insegnando che non tutto ciò che somiglia a una fragola può essere mangiato.

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