Alla scoperta di Sarajevo e di tutte le attrazioni culturali

Al centro della storia dei Balcani che l'hanno vista come scenario, Sarajevo offre a chi sceglie di visitarla innumerevoli monumenti da poter visitare

1 Marzo 2016
Fonte: google

Sarajevo, capitale e città di maggiore grandezza della Bosnia Erzegovina, è principalmente nota per essere stata teatro dell’attentato al principe ereditario che scatenò la prima guerra mondiale e viene ricordata per aver subito un assedio durato tre anni durante la guerra in Bosnia (1992 – 1995).

A vent’anni dalla fine della guerra risulta essere una delle capitali più tranquille da visitare, ed anche la più sicura tra le principali città d’Europa.

Sarajevo è, infatti, meta di tantissimi turisti ogni anno, ed ha la caratteristica singolare ed unica al mondo di avere quattro luoghi di culto a un centinaio di metri l’uno dall’altro, due cristiani, uno ebraico e uno musulmano.

Cosa vedere

Da vedere assolutamente a Sarajevo la città vecchia, dove la presenza della moschea e il richiamo giornaliero alla preghiera dà l’idea di essere in un paese Mediorientale, con la particolarità di avere a un centinaio di metri anche la sinagoga e due chiese cattoliche.

Il Museo Storico Bosniaco ospita invece testimonianze storiche della città dal suo assedio fino alla recente Guerra dei Balcani. Il Ponte Latino reca invece una targa commemorativa dell’uccisione di Francesco Ferdinando, arciduca dell’Impero Austro-Ungarico, da parte di Gavrilo Princip che diede inizio alla prima guerra mondiale.

Il celebre Ponte fu anche il più grande rifugio per gli Ebrei dei Balcani e d’Europa durante la seconda guerra Mondiale. Ultimo, ma non in ordine di importanza, il Tunnel di Sarajevo, simbolo del recente conflitto nei Balcani ora trasformato in un museo.

Luoghi di interesse

Tra i principali luoghi d’interesse a Sarajevo, la Cattedrale Ortodossa, una delle più grandi chiese balcaniche, in stile barocco con alcuni elementi serbo-bizantini, con cinque cupole, un maestoso campanile dorato e interni decorati minuziosamente, e la Chiesa Evangelica, che ora è sede dell’Accademia delle Belle Arti.

Poi vi è la Chiesa della Santissima Trinità, in stile romanico, costruita nel 1905, con la tipica facciata a due colori, e la Cattedrale di Sarajevo, che presenta uno stile a metà tra il gotico e il neoromantico, danneggiata dalla recente guerra ma ricca di vetrate preziose, un meraviglioso rosone decorato, e la maestosa statua del Cuore di Gesù dello scultore Hausmann.

La Moschea dell’Imperatore è invece dedicata a Solimano I ed ospita nei paraggi bagni turchi, negozi, un monastero musulmano e numerosi luoghi di riposo per i turisti e diverse osterie. Si trova in una parte della città la cui architettura ricorda in maniera particolare le città mediorientali.

Tunnel di Sarajevo

Alto 1,60 metri e largo circa 80 cm, il tunnel di Sarajevo fu scavato nel 1993 durante l’assedio della città per collegarla ad una zona più estesa della Bosnia passando sotto l’area neutrale dell’aeroporto istituita dalle Nazioni Unite.

Numerosi volontari bosniaci lavorarono alla sua realizzazione facendo turni di 8 ore; il tunnel permise di fornire le armi ai combattenti, agli aiuti alimentari di raggiungere la città, alla popolazione di fuggire, tanto da essere utilizzata anche per far fuggire l’ex presidente bosniaco Alija Izetbegovic che era costretto sulla sedia a rotelle. Del tunnel originario sono stati conservati 20 metri, che oggi costituiscono un museo aperto ai visitatori.

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