La leggenda della "barca di San Pietro": ecco come si prepara

Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, ha luogo una tradizione dalle radici antiche: è la cosiddetta "barca di San Pietro". Che cos'è e come si prepara

15 Giugno 2018

Il 29 giugno si festeggiano San Pietro e San Paolo e come ogni Santo che si rispetti, anche loro hanno tradizioni legate ad usanze antiche e popolari.

Pietro era un pescatore ed il culto del santo, seguito fin dal Medioevo, è sempre stato diffuso tra marinai. In alcuni luoghi, si dice che la notte di San Pietro sia “magica” e che non si debba uscire in barca per timore di burrasche e temporali. In altri paesi invece si pensa che questa notte sia proficua per la pesca, mentre ancora altre leggende vedono protagonista la madre di San Pietro, come benevola nei confronti dei raccolti perché provvederebbe il 29 giugno a far cadere la pioggia per dare un buon raccolto.

Quella più diffusa e conosciuta è però l’usanza della “barca di San Pietro“, che compare per “magia” durante la notte tra il 28 e 29 giugno. La tradizione era particolarmente diffusa nel nord Italia, tra Lombardia, Piemonte, Veneto e Trentino. La “magia” consiste nel porre fra la notte del 28 e del 29 giugno un contenitore di vetro pieno di acqua all’aria aperta, su di un prato, un giardino o anche un davanzale. All’interno del contenitore, si fa colare un albume d’uovo.

Il contenitore posto all’esterno raccoglie la prima rugiada del mattino e forma un effetto scultoreo, creando proprio la “barca di San Pietro”, costituita da più o meno vele e alberi. Secondo la tradizione, da buon pescatore, alla vigilia della sua festa, l’apostolo Pietro soffia all’interno del contenitore per far sentire la sua vicinanza ai fedeli e fa così apparire la barca.

Ciò che compariva al mattino veniva interpretato, secondo i significati dati dai contadini. A seconda infatti della forma che prendeva il veliero, esso preannunciava buono o cattivo tempo e di conseguenza, buono o cattivo raccolto. Se il veliero aveva vele aperte, allora si prevedevano giornate di sole, mentre se la barca aveva vele chiuse e strette indicava pioggia in arrivo. In generale, un bel veliero con molte vele aperte prometteva un’ottima annata di raccolto.

Il fenomeno è causato dalla temperatura della notte più fresca, che permette all’albume di rapprendersi formando il veliero. In più, l’albume ha una densità maggiore dell’acqua e tende ad affondare. Quando l’acqua fredda si riscalda grazie al calore che assorbe la brocca dal prato, tende a risalire e a portare con sè l’albume non rappreso. È così che nasce il veliero, ma pensare che sia San Pietro a regalare questa “magia” rimane suggestivo.

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