È opinione comune che per calcolare l’età “umana” del proprio cane basti moltiplicare per sette i suoi anni di vita effettivi. La situazione, in realtà, è un filino più complessa e questo calcolo semplicistico ma diffuso non dà risultati così attendibili. Ma allora qual è il metodo giusto per calcolare l’età del cane?

Partiamo con il dire che conoscere l’età “umana” del nostro cane è essenziale per poterci prendere cura al meglio di lui o lei. Moltiplicare per sette come cultura popolare insegna dà una stima superficiale ma c’è da tenere in considerazione che, in realtà, i fattori in campo sono tantissimi e non è possibile riassumerli con un’operazione aritmetica semplice.

Innanzitutto, per calcolare l’età “umana” del nostro cane dobbiamo tenere conto della sua taglia e del periodo della sua vita. Ovvero se è ancora un cucciolo, un pubere, un “adolescente“, un cane adulto o un cane anziano.

In generale, il primo anno di vita del nostro cane lo porta a corrispondere ad un’età umana di circa 15 anni. Un cane di due anni, invece, ha un’età di circa 24 anni. Poi, superati i due anni di età dell’animale, dobbiamo contare circa 4 anni per ogni 365 giorni trascorsi. Quest’ultima cifra sale a 5 o a 6 per i cani di grossa taglia.

Anzi, in generale possiamo stabilire che un cane di grossa taglia ha una vita media più breve rispetto a un cane di piccola taglia. Ad ogni modo, lo stile di vita, la cura dell’animale, la sua alimentazione e il suo stato di salute generale possono influenzare ulteriormente questi fattori.

In giro per la rete ci sono numerose tabelle di conversione per scoprire l’età esatta del proprio animale ma l’ideale è quello di farla valutare dal proprio veterinario. Soltanto l’occhio attento di un professionista in grado di valutare tutti i fattori in gioco può dare una stima corretta e quanto più precisa possibile.