Chi avrebbe mai immaginato che in un piccolo angolo della Puglia si potesse assaporare un gelato così raro e prezioso da costare quanto una cena stellata? Succede a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, dove la storica gelateria Mokambo propone una creazione che ha già fatto parlare gli appassionati gourmet e alcuni turisti disposti a percorrere chilometri solo per assaggiarla. Si chiama Scettro del re, e non è un semplice cono, ma un vero e proprio rituale di gusto e maestria.
- Quanto costa il gelato più caro d'Italia
- Come viene presentato lo "Scettro del re" perché bisogna prenotarlo prima
- Il percorso esclusivo per imparare a fare il gelato e le altre delizie da provare
Quanto costa il gelato più caro d’Italia
Il prezzo? Ben 70 euro. Ma la cifra è giustificata da una lavorazione meticolosa e da ingredienti rari, che raccontano una storia di passione e cultura gastronomica. Al cuore della ricetta c’è lo zafferano di Mashhad, una delle varietà più pregiate al mondo, coltivata in Iran con metodi antichi. Il tempo richiesto solo per l’infusione è di circa quattro ore, e vengono utilizzati esclusivamente i filamenti superiori, quelli più ricchi di aroma e colore. A completare la base del gelato ci sono latte fresco di vacche allevate nel Parco dell’Alta Murgia, uova e zucchero selezionati.
Come viene presentato lo “Scettro del re” perché bisogna prenotarlo prima
Anche la presentazione ha qualcosa di regale: la cialda viene riempita sul fondo con panna fresca e tre Pistacchi di Bronte DOP, poi si aggiunge il gelato, un ulteriore velo di panna e infine un foglio di oro alimentare, impreziosito da scaglie di zucchero caramellato. Il gelato va prenotato almeno tre giorni prima, proprio per garantire la freschezza e la cura di ogni fase.
La gelateria Mokambo non è soltanto il luogo del gelato più costoso d’Italia: è una gelateria con radici che affondano nel 1910. Tutto nasce con Luigi Marseglia, pasticciere napoletano formatosi al celebre Caffè Gambrinus, che si trasferisce a Ruvo per amore e porta con sé l’arte della pasticceria. Il testimone passa poi a Vincenzo Paparella e ai suoi figli, fino alla riapertura del locale nel 2016 grazie a Giuliana e Vincenzo Paparella junior, che hanno riportato in vita l’anima del Mokambo coinvolgendo lo zio Franco, maestro gelatiere.
Lo Scettro del re è nato anche grazie a un dono: due clienti, rientrati da un viaggio in Iran, portarono ai Paparella dello zafferano di Mashhad. L’ingrediente speciale ha acceso la scintilla per un gelato fuori dal comune, diventato oggi simbolo di lusso e tradizione artigianale.
Il percorso esclusivo per imparare a fare il gelato e le altre delizie da provare
E per chi vuole vivere un’esperienza ancora più immersiva, Mokambo offre anche “The Ultimate Experience”: un percorso esclusivo in laboratorio dove si impara a fare il gelato artigianale e si degusta cacao in diverse forme, prima di concludere con il re dei coni. Il prezzo? 157 euro, per veri appassionati.
Il gelato da 70 euro non è l’unico protagonista della gelateria: tra i pozzetti si trovano creazioni storiche come la Crema del Re 1840, premiata da Ferdinando II di Borbone, e il Nonna Lena, con fichi secchi, mandorle e cioccolato puro. Ogni gusto è un racconto, una memoria custodita e trasformata in sapore.