Fonte: 123rf

Gonfiare palloncini con la bocca? Dopo questo test tedesco non lascerai mai più che lo facciano i tuoi figli

Un’indagine rivela la presenza di sostanze potenzialmente cancerogene nei palloncini in lattice: ecco i rischi per i bambini e i consigli per un uso sicuro

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Gonfiare un palloncino sembra un gesto banale, quasi un rituale di ogni festa per bambini. Ma dietro quel che ci sembra un’abitudine del tutto innocente, in realtà possono celarsi pericoli spesso sottovalutati, sia per la salute che per la sicurezza dei più piccoli.

Una recente indagine condotta dal noto istituto tedesco Öko-Test ha messo in luce un problema inquietante: in molti palloncini in vendita sono state trovate nitrosammine, sostanze chimiche potenzialmente cancerogene. La presenza di questi composti, unita al rischio di soffocamento, dovrebbe farci riflettere su quanto sia davvero sicuro lasciare che i bambini gonfino i palloncini con la bocca.

Nitrosammine nei palloncini: cosa ha scoperto l’indagine

Gli esperti di Öko-Test hanno analizzato 20 confezioni di palloncini acquistate in supermercati, negozi di giocattoli e online. I risultati sono stati misti: se da un lato la maggior parte dei prodotti analizzati conteneva solo tracce minime o nulle di nitrosammine, ben sei marchi presentavano quantità elevate, e tre di essi superavano i limiti di legge imposti dall’Unione Europea fin dal 2009.

Ma perché queste sostanze finiscono nei palloncini? Il problema nasce durante la produzione. Le nitrosammine si formano durante il processo di vulcanizzazione del lattice, quando si usano acceleratori chimici per rendere il materiale più elastico e resistente. In alcune condizioni, queste sostanze possono reagire tra loro e generare composti dannosi, che possono penetrare nell’organismo tramite il contatto orale, come accade quando si gonfia un palloncino con la bocca.

Il pericolo del soffocamento

Oltre al rischio chimico, c’è anche un serio rischio fisico: i palloncini sgonfi o rotti sono tra le principali cause di soffocamento accidentale nei bambini, soprattutto sotto i 5 anni. Piccoli frammenti possono essere ingeriti o inalati, con conseguenze potenzialmente fatali. Lo confermano anche le infermiere pediatriche, che invitano i genitori a prestare la massima attenzione durante il gioco.

Normative severe, ma il problema resta

Nonostante la presenza di una normativa europea molto chiara (con limiti specifici per la presenza di nitrosammine nei giocattoli), il problema non è stato ancora del tutto risolto. Il principio ALARA – “As Low As Reasonably Achievable” – mira a ridurre al minimo l’esposizione a queste sostanze, ma la realtà mostra ancora troppe falle nei controlli. Anche in Italia, un’indagine passata condotta da Altroconsumo aveva evidenziato risultati simili, segno che la questione è diffusa a livello europeo.

Un problema anche per l’ambiente

Non dimentichiamo poi l’impatto ambientale. Il lattice, anche se naturale, impiega anni a degradarsi e i frammenti abbandonati nell’ambiente possono essere ingeriti da uccelli e animali selvatici, con conseguenze tragiche. Eppure, ancora oggi molti palloncini vengono liberati in aria durante eventi e celebrazioni, trasformandosi in rifiuti che tornano a terra con effetti dannosi.

Come proteggere i bambini:

Per rendere il gioco con i palloncini più sicuro, alcune semplici ma importanti precauzioni:

  • Mai gonfiare i palloncini con la bocca: usa sempre una pompa ad aria
  • Non lasciare mai che i bambini mettano palloncini in bocca, nemmeno sgonfi
  • Sorvegliare sempre i più piccoli mentre giocano
  • Scegliere solo prodotti con marchio CE e istruzioni di sicurezza
  • Smaltire correttamente i palloncini rotti nei rifiuti indifferenziati
  • Evitare di rilasciarli nell’ambiente

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