Togliere il sole a noi italiani significa privarci del buon umore, dell’ottimismo, della vitalità che ci contraddistingue in tutto il mondo: già il clima di Londra per molti del bel Paese costituisce un problema, figuriamoci se ci ritrovassimo nelle stesse condizioni degli abitanti di Riukan.
Questo storico paesino si trova a ovest di Oslo, in Norvegia e trascorre metà dell’anno al buio, o meglio in un’ombra perpetua proiettata da una catena montuosa che circonda la zona e dal sole basso (in questo villaggio, invece, ogni casa ha un colore diverso: ecco il “bizzarro” motivo).
A circa 2 ore e mezzo dalla capitale norvegese, fino al 2013 Rjukan non aveva altra possibilità che passare sei mesi avvolta nell’oscurità, poi i cittadini si sono ingegnati realizzando un sistema di specchi che permette alla poca luce che passa dalle montagne di riflettersi e diffondere un po’ di luminosità e calore (che spettacolo questa aurora boreale!).
Rjukan
Rjukan è il business center del comune di Tinn e si trova in una vallata con fiumi, laghi e una montagna alta 6000 piedi che si chiama Gaustatoppen: prende il nome dalle cascate omonime che si trovano a ovest della città e che nel 1900 l’imprenditore Sam Eyde acquistò per costruire una imponente centrale idroelettrica.
Soltanto 7 anni fa i 3500 abitanti hanno potuto beneficiare della luce del sole grazie alla creatività di Martin Andersen, un artista che per anni si è domandato come risolvere la situazione.
Andersen, infatti, non si è arreso all’idea che la popolazione non avesse un luogo di ritrovo dove poter prendere un po’ di sole (mai sentito parlare del miracolo del sole del Faraone in Egitto?) o dove i bambini potessero giocare all’aperto senza problemi ed è riuscito a realizzare il suo sogno e rendere i cittadini un po’ più felici!