Inaugurato nel bergamasco il primo campo u-pick di girasoli

Un campo per tutte le stagioni: dopo i tulipani, in attesa delle zucche, a Terno d’Isola è il momento dei girasoli.

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Dopo le tristi notizie del labirinto costretto a chiudere prima del previsto per i danni causati dal maltempo nello scorso mese di luglio, il 14 agosto Tulipania ha inaugurato il nuovo campo dedicato ai girasoli. “Amiamo sperimentare. Siamo nati sperimentando”, si legge sul sito del primo campo u-pick per tutte le stagioni. In questi giorni di mezza estate la distesa floreale comprende quindici varietà selezionate, non solo di colore giallo.

Ce ne sono, infatti, anche “di rossi, verdi, bicolore, giganti e nani – promettono i curatori – ne abbiamo piantati a migliaia! Li abbiamo seminati, curati e ora sono pronti per essere ammirati, raccolti, fotografati”. Il campo si trova lungo via Marco Biagi a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, e la sua apertura dipenderà ovviamente dalle condizioni meteo ma anche dall’affluenza dei visitatori.

Per accedere alla coltivazione non è previsto nessun costo d’ingresso né è necessaria la prenotazione ed, essendo completamente all’aperto, non serve neppure il green pass. L’ingresso in autonomia è consentito dalle 7 della mattina alle 20 della sera (ma la fascia oraria consigliata è il mattino presto per evitare il caldo) e permette di raccogliere autonomamente i girasoli. “Abbiamo inventato il self service u-pick! Il primo assoluto in Italia!”, si legge con entusiasmo online.

Non c’è dunque nessun vincolo di pagamento ma si lascia semplicemente qualche euro a seconda della quantità di girasoli che si raccoglie (1 euro per i fiori piccoli e 3 euro per quelli giganti). “Ma come? direte… vi fidate a fare questo? In Italia non è consuetudine… Ma SIIII!”, scrive ancora Tulipania.

“È tempo di dare fiducia, siamo un popolo dalle mille risorse. Così noi vogliamo essere i primi dare l’esempio! Sarà un’opportunità di mostrare a noi stessi e ai più piccoli il valore dell’onestà”. Ah: non serve portare nulla da casa, perché tutto l’occorrente per recidere i fiori è all’ingresso del campo.

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