Fonte: ANSA

JK Rowling e la copertina di Harry Potter: illustratrice risponde

L’autrice di ‘Harry Potter’ ha espresso su Twitter la sua curiosità sulla prima copertina italiana e la risposta non è tardata.

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Era il 1998 quando l’editrice Salani pubblicava la prima edizione italiana di Harry Potter e la Pietra Filosofale, capitolo inaugurale di una delle saghe più amate di tutti i tempi. A curarne le illustrazioni era Serena Riglietti mentre la traduzione era firmata da Marina Astrologo. E se i lettori sono stati milioni quello che, fino a pochi giorni fa, non sapevamo era che la scrittrice JK Rowling fosse letteralmente una fan della “nostra” copertina.

La ricordate? In primo piano c’è una grande scacchiera con Regina, Re, Torre e Cavallo e a studiare le prossime mosse c’è proprio il maghetto Harry Potter insieme a un topo gigante. E Potter indossa lui stesso un cappello che ha la forma di un muso di topo. Come mai, viene da chiedersi. A fare questa domanda è la Rowling su Twitter, replicando a un post.

“Ho sempre amato quella copertina perché è talmente strana!”, scrive l’autrice e domanda. Perché la testa di topo? Perché il topo gigante con il foulard? Non ho mai incontrato l’illustratore, quindi non lo so ancora.” Retroscena curioso di per sé, dato che ci si immaginerebbe che un autore conosca ogni dettaglio delle sue pubblicazioni ma la risposta è ancora più curiosa…

L’illustratrice Serena Riglietti ha, infatti, intercettato il tweet e risposto alla Rowling con una serie di dettagli di cui i lettori erano all’oscuro. A Portkey.it la disegnatrice racconta: “Harry gioca a scacchi accanto a un topo, ed il giocatore che si trova da quest’altra parte potrebbe essere ognuno di noi, chiunque abbia di fronte la copertina.”

E aggiunge: “Questa è la copertina che io ho disegnato non avendo letto il libro e sapendo soltanto che Harry Potter era un bambino che nella scuola di magia avrebbe dovuto affrontare tutta una serie di prove. Una delle prove finali avrebbe potuto mettere in gioco la sua vita. Mi era anche stato detto che gli studenti in questa scuola di magia potevano portare con sé un topo o una civetta. Nient’altro.”

Sulla presenza proprio del cappello da topo, la Riglietti continua: “Un sacco di persone adesso vorrebbero una risposta molto interessante. Solo che la risposta forse non lo è, o forse sì, quello che so è che la risposta è semplice: Harry ha il cappello di topo perché è una delle caratteristiche del mio lavoro, a me piace mettere i cappelli strani sulle teste dei miei personaggi, lo faccio ogni volta che ne ho la possibilità.”

E, conclude l’illustratrice, “se dopo vent’anni ancora ci si chiede il perché è perché evidentemente ha funzionato”. Come darle torto.

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