Siamo soliti leggere dei benefici che frutta e verdura apportano al nostro organismo, garantendone le corrette funzionalità e mantenendoci in salute in maniera naturale. Eppure ci sono alcuni alimenti che, a seconda delle condizioni di ciascuno e di eventuali patologie, possono essere anche molto dannosi. Per esempio, tra gli organi che possono patire alcuni cibi c’è la tiroide, ghiandola che si trova alla base del collo e che ha il compito di produrre ormoni da cui dipende il controllo del metabolismo.

Proprio per tutelare questo organo essenziale per il buon funzionamento del nostro corpo, gli esperti mettono in guardia dall’assumere alcuni nutrienti. Come afferma la dietista Molly Hembree, la condizione che si registra più comunemente è quella dell’ipotiroidismo. In questo caso, la tiroide funziona meno di quanto dovrebbe e, tra gli effetti collaterali, c’è l’aumento di peso. Proprio per questo, se si nota di aver accumulato chili in eccesso senza una ragione particolare, è buona norma rivolgersi al proprio medico per accertare la situazione.

Se, infatti, il problema fosse legato a un’ipoattività tiroidea, meglio togliere dalla propria tavola i cibi che contengono goitrina. Si tratta di un composto che, insieme a una carenza di iodio, può interferire con la sintesi degli ormoni tiroidei. Tra i cibi da evitare ci sono broccoli e in generale le crocifere crude, cavoli, cavolfiori, soia e miglio.

Un modo per ridurre i rischi, se non si vuole rinunciare a questi ingredienti, è quello di scaldarli. Riscaldando le crocifere, infatti, si abbatte la goitrina che in questo modo non interferisce più con la tiroide. Nel caso, invece, del miglio è preferibile eliminarlo  completamente dalla proprio regime alimentare.

In generale, poi, il consiglio è quello di equilibrare sempre le quantità dei vari alimenti evitando gli eccessi (in particolare nel caso dei grassi). In più, lo stile di vita, oltre alla sola alimentazione, è prezioso per la salute della tiroide.