Con l’arrivo della primavera e il ritorno delle ricette fresche e stagionali nei mille programmi di cucina che affollano i palinsesti di tutte le reti, sono tanti i telespettatori che si aspettano di vedere sulle loro tavole – e in TV – alcuni ingredienti tipici di questo periodo. Ma lo sapete che c’è un alimento tanto tradizionale quanto invisibile nei programmi culinari? Non ci resta che scoprire insieme di quale si tratta e per quale motivo non si utilizza mai in televisione!
- Fave vietate in tv: Antonella Clerici rivela il motivo
- Che cos'è il favismo?
- Per quale motivo il favismo è un problema nei programmi televisivi?
Fave vietate in tv: Antonella Clerici rivela il motivo
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. L’alimento di cui parliamo sono le fave, sulle quali si è espressa Antonella Clerici che – a “È sempre mezzogiorno” – ha rivelato che questi saporiti legumi sono in realtà proibiti in televisione.
La questione si è poi spostata su X, dove una fan ha chiesto chiarimenti sulla questione: “avete appena detto che le fave sono vietate in TV, per quale motivo?”
La risposta di Clerici non si è fatta attendere: “Per il favismo. Potrebbe esserci qualcuno allergico senza saperlo”.
La sua spiegazione, sintetica ma chiara, conferma dunque un fatto spesso ignorato: le fave non possono essere utilizzate nei programmi di cucina in onda sulle reti generaliste, proprio a causa del favismo.
Il favismo, infatti, è una condizione ereditaria che può scatenare gravi reazioni anche solo inalando i vapori delle fave fresche o entrando in contatto con il loro polline. Per questo motivo, alcune trasmissioni evitano qualsiasi esposizione all’alimento, anche solo per tutelare il pubblico presente in studio o le maestranze tecniche.
Che cos’è il favismo?
Il favismo è una malattia genetica legata a un deficit dell’enzima G6PD (glucosio-6-fosfato deidrogenasi). Chi ne è affetto può andare incontro a una grave crisi emolitica – ovvero alla distruzione dei globuli rossi – a seguito dell’ingestione di fave fresche, ma anche per contatto o inalazione dei loro componenti volatili.
I sintomi possono essere intensi: febbre, ittero, urine scure, fino a casi di grave anemia che richiedono ricovero ospedaliero. La condizione è particolarmente diffusa nelle regioni del Mediterraneo, soprattutto in alcune aree dell’Italia centrale e meridionale.
Per quale motivo il favismo è un problema nei programmi televisivi?
È proprio per evitare i rischi imprevisti connessi al favismo che le produzioni televisive scelgono di escludere le fave dai loro programmi. L’ambiente televisivo, infatti, è frequentato da molte persone – dagli chef ai concorrenti, dai tecnici ai figuranti – e non è sempre possibile sapere se tra loro ci sia qualcuno affetto da favismo. E, come ha rivelato Antonella Clerici su X, c’è anche chi potrebbe esserne affetto senza saperlo.
Anche una semplice manipolazione dell’alimento in diretta, o la sua cottura, potrebbe comportare l’emissione di sostanze potenzialmente pericolose. Inoltre, la messa in onda di ricette a base di fave potrebbe portare alcuni spettatori ignari a consumarle a casa, esponendosi a un rischio che nemmeno sospettavano di correre.
Per questa serie di motivi, dunque, le fave rappresentano un’eccezione nel panorama degli ingredienti di stagione: sono buone, fanno parte della tradizione, ma devono restare fuori dai riflettori. Non per censura o dimenticanza, ma per una forma di tutela sanitaria che – come ricordato dalla conduttrice di È sempre mezzogiorno – è dettata dal buon senso e dalla responsabilità verso il pubblico.