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Benzina, la cosa che facciamo (quasi) tutti al distributore anche se è vietato e pericolosissimo

Attenzione al distributore: il gesto comune che può essere pericolosissimo (e che molti ignorano)

Pubblicato:

Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Fare benzina è uno dei gesti più banali e frequenti nella vita quotidiana di chi possiede un’auto. Proprio perché si tratta di un’abitudine consolidata, spesso lo facciamo con una certa leggerezza, senza pensare troppo alle regole di sicurezza. Eppure, anche in un’azione così semplice si nascondono rischi seri. Uno in particolare è molto diffuso, viene compiuto quasi automaticamente da moltissime persone e può essere estremamente pericoloso: l’uso del telefono cellulare durante il rifornimento.

Il pericolo che non ti aspetti: il cellulare può essere un rischio concreto

Molti non ne sono a conoscenza, o peggio, lo ignorano volutamente: usare il cellulare mentre si fa benzina è vietato. Ma perché? Il motivo è legato alla sicurezza. Le stazioni di servizio sono ambienti in cui si sprigionano vapori infiammabili. La benzina, infatti, non è pericolosa solo nel liquido che vediamo scorrere nel serbatoio, ma soprattutto per i suoi vapori, che si diffondono nell’aria intorno alla pompa.

Questi vapori sono altamente infiammabili, e basta una scintilla per causare un incendio. È qui che entra in gioco il telefono cellulare: pur essendo un oggetto apparentemente innocuo, può generare una scarica elettrostatica o una piccola scintilla nei suoi componenti elettronici, specialmente se è in carica o se si attiva una funzione ad alta intensità energetica (come il Bluetooth o il Wi-Fi).

Secondo diversi esperti in sicurezza, anche se gli incidenti di questo tipo sono rari, il rischio non è affatto trascurabile. Per questo motivo, in quasi tutte le stazioni di rifornimento è chiaramente segnalato il divieto di utilizzo del cellulare.

Le regole da seguire per fare rifornimento in sicurezza

La prudenza al distributore non è mai troppa. Alcune regole sono note, altre vengono spesso sottovalutate. Ecco le principali buone pratiche da osservare:

  • Spegni sempre il motore prima di iniziare il rifornimento.

  • Non fumare, né accendere fiammiferi o accendini nelle vicinanze delle pompe.

  • Evita l’uso del cellulare, anche solo per controllare notifiche o rispondere a messaggi.

  • Non lasciare il veicolo incustodito mentre fai rifornimento.

  • Non forzare mai il blocco della pistola del carburante: lascia che si blocchi automaticamente quando il serbatoio è pieno.

Perché continuiamo a farlo?

L’abitudine è probabilmente il motivo principale. Il cellulare è ormai una sorta di estensione del nostro corpo: lo usiamo ovunque, in ogni momento. Aspettare quei due o tre minuti alla pompa senza consultare messaggi o scorrere i social ci sembra quasi un “tempo morto”. Ma proprio in quei minuti bisogna essere presenti e attenti: il rischio, anche se raro, esiste ed è documentato.

Inoltre, va detto che molte persone ignorano il divieto. In alcuni distributori, le segnalazioni sono poco visibili o addirittura assenti. Ma questo non significa che la regola non valga: è una norma di sicurezza generale, ed è valida sempre, indipendentemente dalla presenza o meno di un cartello.

Una responsabilità collettiva

Essere responsabili alla pompa di benzina non riguarda solo la propria incolumità, ma anche quella delle altre persone presenti: automobilisti, operatori, eventuali passeggeri. Un comportamento superficiale può avere conseguenze molto gravi, anche irreparabili.

Educare a queste buone pratiche è fondamentale. I gestori delle stazioni di servizio dovrebbero fare di più per informare i clienti, ma anche ciascuno di noi può contribuire con comportamenti consapevoli. Parlare di questi temi, anche con amici e familiari, può aiutare a diffondere una cultura della sicurezza spesso sottovalutata.

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