Evita di andare in questa biblioteca del Portogallo se soffri di chiropofobia: c'entrano i pipistrelli

In Portogallo esiste una biblioteca dove i veri custodi dei libri sono i pipistrelli: ecco cosa accade tra le mura di Joanina

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Sono spesso associati ai vampiri o a scenari di paura e terrore: in realtà i pipistrelli sono dei timidi topi da biblioteca e, quando il gatto non c’è, i topi (con le ali) ballano. Se non credete che questo detto sia vero, andate a visitare dopo il calar del sole la biblioteca Joanina presso l’Università di Coimbra in Portogallo.

Di giorno è un magnifico edificio dai soffitti alti e dagli affreschi tipici del 1700. Di notte, è la voliera di centinaia di pipistrelli che svolazzano come se nulla fosse tra libri, tavoli e scaffali. No, non si tratta di un after party illegale organizzato all’insaputa delle autorità locali, ma di una vera e propria strategia attuata dai gestori della biblioteca Joanina per preservare i libri.

La storia della biblioteca Joanina in Portogallo

La biblioteca Joanina è stata costruita nel 1725, ma non si sa quando i pipistrelli abbiano cominciato a popolare l’edificio. Dopo un momento d’iniziale smarrimento, ci si è accorti in realtà che questi roditori erano più utili che inquietanti. Di giorno, infatti, nessuno si accorge della loro presenza, dato che dormono paciosi a testa in giù in chissà quale angolo della biblioteca. Non disturbano quindi i visitatori, che possono guardare le magnifiche sale o leggere indisturbati il libro che preferiscono. La notte, invece, escono fuori e si danno alla pazza gioia, mangiando gli insetti dannosi per i libri che potrebbero rovinare un patrimonio culturale immenso.

Cos’è la chiropofobia

La chiropofobia è una paura irrazionale e persistente dei pipistrelli. Questa fobia specifica può manifestarsi con sintomi di ansia intensa, panico e disagio fisico, come palpitazioni, sudorazione e tremori, quando una persona si trova vicino a un pipistrello o ne vede uno. Le cause della chiropofobia possono essere varie, includendo esperienze traumatiche passate, influenze culturali che dipingono i pipistrelli come creature spaventose o portatrici di malattie, o una predisposizione genetica a sviluppare fobie.

Per chi soffre di questa condizione, la semplice idea di entrare in contatto con un pipistrello può risultare estremamente angosciante, limitando la capacità di visitare luoghi dove questi animali potrebbero essere presenti. Trattamenti come la terapia cognitivo-comportamentale possono aiutare a gestire e superare questa fobia, permettendo alle persone di vivere senza il costante timore dei pipistrelli.

La curiosa “mansione” dei pipistrelli in biblioteca

Alcuni libri custoditi nella biblioteca Joanina risalgono a prima del diciannovesimo secolo, e devono essere preservati nel modo migliore possibile. I pipistrelli lo fanno in modo naturale, evitando di danneggiare il patrimonio storico e culturale del Portogallo: senza contare che quanto accade la notte tra le mura della biblioteca attira un gran numero di turisti che altrimenti non avrebbe. Insomma, la convivenza è pacifica. L’unica conseguenza un po’ fastidiosa è – e potete facilmente immaginarlo – il gran numero di feci che i pipistrelli lanciano in giro per le sale. Per evitare che la mattina i visitatori pattinino su questi escrementi, i bibliotecari ogni sera si attrezzano per far sì che ciò non avvenga. I tavoli vengono quindi ricoperti con pelle di animale, mentre i pavimenti sono semplicemente lavati prima dell’orario di apertura.

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