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La Russia presenta il missile nucleare Satan 2

Il nuovo ordigno è più preciso del precedente e sarebbe in grado di polverizzare un'area grande quanto la Francia o il Texas

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Si chiama Satan 2 ed è il nuovo ordigno nucleare allo studio delle forze militari russe. Si tratta del missile nucleare denominato Satan 2 perché sostituirà gli attuali SS 18 (o Satan 1 come lo aveva soprannominato la Nato), e potrebbe essere pronto entro il 2018.

Provvisto di 16 testate atomiche, l’ordigno avrà un raggio d’azione di circa diecimila chilometri e viaggerà a 7.000 km/h. Secondo l’agenzia multimediale di informazione Sputnik, «è in grado di sconvolgere con le sue testate multiple un’area grande quanto la Francia o il Texas».

Stando a quanto affermano alcuni analisti americani, le novità riguardano l’elettronica, aggiornata e resa più precisa rispetto ai vecchi modelli, mentre potenza e raggio resterebbero invariati. Inoltre, la testata non si muoverebbe secondo una traiettoria prestabilita per cui il missile sarebbe impossibile da intercettare perché invisibile ai radar.

Le fonti russe hanno precisato che l’ordigno sarebbe stato sviluppato con lo scopo di rappresentare un “deterrente nucleare”, ovvero per scongiurare eventuali azioni belliche contro la Russia.

I primi test del Satan 2 sono previsti nel 2018. Intanto, il colonnello Valery Kapashin, capo del Dipartimento federale per la conservazione sicura e lo smaltimento delle armi chimiche, ha annunciato che la distruzione dello stock di armi chimiche sarà finalizzata nel dicembre 2017.

La presentazione del Satan 2 arriva in un momento di grande tensione tra la Russia e l’Occidente. La notizia accompagna, infatti, quella del viaggio della portaerei russa Admiral Kuznetsov, in navigazione verso la Siria, alla testa di una flottiglia di otto navi da guerra. La task force dovrebbe raggiungere le acque siriane entro i primi giorni di novembre. Non si placa il clima da guerra fredda con gli Stati Uniti, ancora più rigido dopo che la Cia avrebbe ricevuto l’ordine dalla Casa Bianca di preparare un cyber attacco contro la Russia, in risposta alle interferenze di Mosca nelle elezioni presidenziali americane. Il consigliere del Cremlino Iuri Ushakov ha detto di essere pronto a rispondere ai piani della Cia. Sulla vicenda si è espresso anche il rappresentante speciale del Cremlino per la cooperazione internazionale sulla sicurezza informatica Andrei Krutskikh, che ha dichiarato:”Nessuna azione contro la Russia rimarrà impunita”.

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