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S. Valentino: lettera d'amore di 2.500 anni, ti farà commuovere

La lettera si trova nel museo di İznik, nel nord-ovest della Turchia

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La città di İznik, nel nord-ovest della Turchia, potrebbe non essere così conosciuta come la vicina Istanbul, ma ha una storia altrettanto lunga e leggendaria. Un tempo governata dai seguaci di Alessandro Magno, divenne infine uno dei centri urbani più importanti dell’Impero Romano, dove, ribattezzata Nicea, trovò la sua maggiore fama nella storia cristiana, ospitando il primo e il secondo Concilio di Nicea, gli incontri che stabilivano formalmente alcune delle credenze fondamentali della religione. È stata la capitale di quattro civiltà ed è stata suggerita come patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Considerato tutto ciò, può sorprendere che la città abbia appena ottenuto il proprio museo, ma ora, più di due anni dopo la posa della prima pietra, il Museo archeologico di İznik è stato finalmente completato. “Il nuovo museo contiene beni culturali piuttosto significativi”, ha detto all’agenzia di stampa locale Ihlas l’ex direttore del museo e archeologo Taylan Sevil. “Ci sono manufatti di molte civiltà dalla preistoria ai giorni nostri”. Tra questi manufatti ci sono un gioco da tavolo in marmo di epoca romana, un sarcofago decorato dedicato all’eroe greco Achille e il sarcofago del generale Antigonos I di Alessandro Magno. Ma c’è un’altra reliquia che è ancora più intrigante: un’antica lettera di lutto romana, rinvenuta nella tomba di Antigono, appena tradotta ed esposta 2.500 anni dopo la sua composizione originaria.

“Io, il triste Arete, grido con tutto il corpo e l’anima dalla tomba di Antigono”, si legge nel messaggio. “Mi strappo i capelli dal dolore e mi esprimo piangendo. Questa sfortuna, la morte, mi ha catturato invece di emancipare questo prezioso uomo”.

Non si sa chi fosse “Arete”, il termine non è in realtà un nome, ma un concetto greco antico che descrive in qualche modo “eccellenza”. A seconda di cosa o a chi è stato applicato, potrebbe riferirsi alla realizzazione del proprio pieno potenziale, virtù morale, autocontrollo o giustizia, forza e coraggio, o semplicemente lo stato di essere “buono”.

Ma da chiunque provenga il messaggio, trasmette una storia emotiva che tutti attraversiamo prima o poi: il dolore per la perdita di qualcuno di importante per noi. Non c’è da stupirsi, quindi, che sia uno dei pezzi forti del nuovo museo, che i funzionari sperano diventi uno dei più importanti al mondo, come riporta Iflscience.com

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