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Guerra, strano segnale stradale posto fuori dall'ambasciata russa

Fuori dall'ambasciata russa a Washington è comparso un segnale stradale che intitola una strada al presidente ucraino Zelensky: il gesto provocatorio

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A Washington è comparso uno strano segnale stradale davanti all’ambasciata russa. Un gesto simbolico non compiuto dall’amministrazione statunitense guidata da Joe Biden né dalla municipalità della capitale americana, però. Curiosi di sapere cosa è successo? Andiamo a scoprirlo insieme.

Partiamo dal principio. Domenica mattina, la strada che passa di fronte all’ambasciata russa presente a Washington D.C. è stata rinominata “President Zelensky Way” (ovvero “Strada del presidente Zelensky“) in un esplicito omaggio al primo cittadino ucraino, considerato un baluardo della resistenza dello stato est-europeo contro l’invasione Russia.

L’avvenimento è stato celebrato da un segnale stradale toponomastico dall’aspetto ufficiale (ma che ufficiale non è) posto da un attivista in segno di protesta contro la guerra avviata dal presidente russo Vladimir Putin. Il segnale è del tutto simile a quelli che posti ad indicare le altre strade di Washington, ed è addirittura stato installato su una base di cemento.

Non sappiamo per quanto tempo ancora quel cartello possa rimanere là, sebbene il suo intento simbolico (e fortemente polemico) ha probabilmente già colto nel segno, tant’è che in molti si immaginano gesti simili anche di fronte alle altre sedi delle ambasciate russe sparse in giro per il mondo.

L’uomo che ha compiuto il gesto si chiama Claude Taylor, è un ex fotografo già parte dello staff della Casa Bianca durante la presidenza Clinton. Da anni si dedica alla lotta politica attiva, avendo fondato Mad Dog Pac, un’associazione dichiaratamente anti-fascista e anti-Trump, fortemente critica anche nei confronti della Russia di Vladimir Putin.

È un gesto simbolico – ha rivelato Taylor ai microfoni di Insider – il suo intento è simbolizzare quello che noi e numerosi americani stanno sentendo riguardo a tutto ciò che sta succedendo in Ucraina. È ovvio che la profondità e l’estensione dei crimini di guerra e della tragedia nella quale è sprofondata l’Ucraina sono dovuti ad un solo uomo, grazie a Putin”.

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