Suona la sveglia e resti a dormire? Allora sei più intelligente

Uno studio britannico lo conferma: chi non si alza subito al mattino possiede una mente creativa e dinamica. Ma attenzione agli eccessi

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Quando suona la sveglia, il mondo si divide in due categorie: chi la spegne e si alza, chi la rinvia e continua a dormire. Oggi quasi tutti usano lo smartphone come sveglia e ogni dispositivo offre la possibilità di spostare in avanti di 5 minuti, con un semplice tap, la sveglia che è stata appena silenziata: una svolta epocale per i più pigri, ma siamo sicuri di avere ragione nel chiamarli pigri?

A quanto pare infatti chi tarda ad alzarsi al suono della sveglia è più creativo ed intelligente rispetto a chi invece si alza immediatamente: questo perché, secondo lo studio britannico Why night owls are more intelligent (Perché i gufi sono più intelligenti), chi ascolta le esigenze del proprio corpo dimostra una elasticità mentale diversa rispetto a chi si adegua senza domande al “diktat” della sveglia.

La sveglia, ricordiamolo, è un’invenzione dell’uomo moderno: una volta si andava a letto al calar del sole e ci si svegliava all’alba (svegliarsi alle 5 del mattino fa bene), o comunque si seguivano i ritmi del proprio corpo senza aggeggi rumorosi che ci imponessero di svegliarci.

Una prerogativa della persona intelligente e creativa è proprio quella di pensare fuori dagli schemi: per questo il tentativo di ritagliarsi altri 5 minuti di sonno è indice di una mente sveglia e non il contrario. Certo, come sempre senza esagerare: ci sono altri attendibili studi scientifici che dimostrano come stare a letto più di 12 ore al giorno sia un fattore che aumenta il rischio di mortalità.

 

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