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Vuoi visitare il Giappone? Fallo entro il 2025 o potresti pentirtene. Cosa cambierà nel 2026

Il 2025 sarà l’ultima vera occasione per visitare il Giappone prima dell’arrivo di nuove regole, aumenti dei prezzi e limitazioni all’accesso alle sue mete più iconiche

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Chi sogna di camminare sotto i ciliegi in fiore di Kyoto o di perdersi nei vicoli illuminati di Tokyo al tramonto dovrebbe segnarsi una data sul calendario: il 2025 sarà l’ultima vera finestra per visitare il Giappone alle condizioni che abbiamo conosciuto finora. Il motivo? Una serie di cambiamenti radicali, economici e normativi, sono pronti a trasformare l’esperienza dei viaggiatori stranieri nel Paese del Sol Levante.

Il Giappone cambia rotta

Con oltre 36 milioni di visitatori nel solo 2024, il Giappone sta affrontando un boom turistico senza precedenti, che sta mettendo a dura prova luoghi iconici, comunità locali e risorse naturali. Il governo nipponico ha deciso di intervenire, per evitare che l’overtourism comprometta la bellezza e l’autenticità del Paese.

A partire dal 2025, saranno introdotte nuove politiche turistiche più selettive, con l’obiettivo di promuovere un turismo sostenibile e rispettoso. Tradotto: chi vorrà visitare il Giappone dovrà essere disposto a spendere di più — e pianificare meglio.

Biglietti più cari per i turisti stranieri

Una delle novità principali riguarda l’aumento dei prezzi per i non residenti. A partire da luglio 2025, molte attrazioni adotteranno una doppia tariffazione: i turisti stranieri pagheranno di più rispetto ai giapponesi.
Ad esempio, le località sciistiche di Niseko, oggi accessibili con 5000 yen al giorno, costeranno 6500 yen per i visitatori internazionali dal 2026.

Una misura pensata non solo per ridurre il carico turistico, ma anche per finanziare la manutenzione e la protezione del patrimonio naturale e culturale.

Shopping tax-free? Cambiano le regole

Anche il tax-free shopping, uno dei motivi per cui tanti scelgono il Giappone, subirà modifiche.
Da novembre 2026, non sarà più possibile acquistare beni senza IVA al momento dell’acquisto. Si dovrà pagare l’importo completo e richiedere il rimborso successivamente, rendendo il processo meno immediato e più complesso per i turisti.

Accessi limitati a Kyoto, Monte Fuji e Tokyo

Oltre agli aspetti economici, sono in arrivo restrizioni concrete nei luoghi più iconici del Giappone:

Kyoto ha introdotto accessi contingentati al quartiere storico di Gion, per tutelare l’atmosfera unica delle sue strade acciottolate e delle case tradizionali.

Il Monte Fuji sarà soggetto a limiti giornalieri di visitatori, con barriere visive per scoraggiare l’affollamento in aree panoramiche.

Tokyo sta valutando misure per gestire i flussi turistici nei quartieri più frequentati, come Shibuya e Asakusa.

A ciò si aggiungono nuove tasse di soggiorno specifiche in alcune città, tra cui la stessa Kyoto.

Fino a oggi, il cambio favorevole dello yen ha reso il Giappone una meta più accessibile. Ma questa finestra di convenienza si sta chiudendo: lo yen si sta rafforzando, e con esso aumentano i costi complessivi del viaggio, dai voli agli alloggi.

Perché visitare il Giappone entro il 2025 

Andare in Giappone prima del 2026 non è solo una questione di risparmio economico.
È l’occasione per vivere un Paese autentico, prima che le regole cambino, che l’esperienza si trasformi e che il turismo diventi più selettivo e regolato.

Chi sogna il Giappone fatto di izakaya pieni di vita, botteghe artigianali, treni Shinkansen che sfrecciano tra templi e castelli, ha davanti a sé l’ultima vera opportunità per viverlo senza compromessi.

Come accaduto per altre mete globali travolte dal turismo di massa – da Venezia all’Egitto – anche il Giappone sta scegliendo di proteggere il proprio equilibrio culturale e ambientale.

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