In Turchia, la frenesia di lasciare l’aereo appena atterrati potrebbe presto costare cara. Le autorità dell’aviazione civile turca hanno introdotto una nuova normativa che prevede una multa di quasi 60 euro per i passeggeri che si alzano dai sedili o si slacciano la cintura di sicurezza prima che l’aereo abbia raggiunto la posizione di parcheggio al terminal.
Il provvedimento nasce per contrastare una delle abitudini più diffuse — e potenzialmente pericolose — tra i viaggiatori: quella di alzarsi non appena l’aereo tocca terra, nonostante l’obbligo di restare seduti con la cintura allacciata fino a completa sosta del velivolo.
- Sicurezza prima di tutto
- Un fenomeno comune (e controverso)
- Skyrider 2.0: il sedile "in piedi" pronto a decollare nel 2026
- Comfort ridotto, ma prezzi imbattibili
- Viaggi del futuro: tra ordine e minimalismo
Sicurezza prima di tutto
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa tedesca DPA, le compagnie aeree sono ora tenute a ricordare ai passeggeri l’obbligo di rimanere seduti fino al termine del rullaggio e a informare chiaramente che ogni infrazione sarà segnalata alle autorità, con relativa sanzione.
Questo vale anche per il momento successivo allo spegnimento del segnale della cintura: i passeggeri dovrebbero alzarsi solo quando arriva il turno della propria fila, evitando così confusione, tensioni e potenziali incidenti nei corridoi dell’aereo.
Un fenomeno comune (e controverso)
La misura ha generato un acceso dibattito online. Molti viaggiatori ammettono di alzarsi non per impazienza, ma per il semplice desiderio di stiracchiarsi dopo ore di volo. Su Reddit, un utente ha spiegato: “Mi alzo in piedi perché sono rimasto seduto per troppo tempo. Non mi infilo tra la gente, non cerco di uscire prima degli altri.”
Un altro ha replicato: “Il vero problema inizia quando qualcuno si fionda avanti senza rispettare le file. Se stai solo in piedi al tuo posto, non fai male a nessuno.”
Nonostante le opinioni divergenti, resta il fatto che comportamenti disordinati durante lo sbarco possono creare problemi di sicurezza e rallentare le operazioni. Da qui l’idea della Turchia di introdurre multe per scoraggiare queste abitudini.
Skyrider 2.0: il sedile “in piedi” pronto a decollare nel 2026
Parallelamente a queste novità normative, l’aviazione commerciale si prepara a un’altra rivoluzione destinata a far discutere: i sedili in piedi.
Il produttore italiano Aviointeriors ha progettato un nuovo tipo di seduta chiamata Skyrider 2.0, che consente di viaggiare in posizione semi-eretta, simile a quella di un sellino da bici. Questi sedili, già presentati all’Aircraft Interiors Expo di Amburgo nel 2018, potrebbero essere adottati entro il 2026 per voli brevi, fino a due ore.
L’obiettivo? Aumentare del 20% la capacità dei voli e ridurre i costi, offrendo al contempo biglietti ultra-economici. Skyrider 2.0 pesa la metà dei sedili tradizionali, ha meno componenti e richiede poca manutenzione, rendendolo ideale per le compagnie low-cost.
Comfort ridotto, ma prezzi imbattibili
Sebbene la comodità di questi nuovi sedili sia ancora oggetto di dibattito, Aviointeriors assicura che la versione aggiornata offre più imbottitura e una struttura più stabile, con montanti che collegano i sedili al soffitto e al pavimento per garantire maggiore sicurezza.
L’azienda descrive Skyrider 2.0 come “una nuova frontiera del viaggio low-cost”, adatta anche a modelli di volo misti dove la stessa cabina ospita diverse classi.
Viaggi del futuro: tra ordine e minimalismo
Tra multe per i passeggeri impazienti e sedili minimalisti da “corsa”, il mondo del trasporto aereo si sta trasformando rapidamente. La direzione è chiara: massimizzare sicurezza, efficienza e profitti, anche a scapito della comodità. Per alcuni, si tratta di una regressione. Per altri, di una necessaria evoluzione per rendere il volo davvero accessibile a tutti.