Fonte: 123RF

Sai che potresti aver mangiato carne di squalo senza saperlo? Attenti a quale pesce acquistate al supermercato

La carne di squalo si nasconde al supermercato e nelle pescherie. Scopri sotto quali denominazione si nasconde!

Pubblicato:

Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Ogni giorno, migliaia di consumatori italiani acquistano pesce al supermercato o lo ordinano al ristorante senza sapere che ciò che finirà nei loro piatti proviene da una delle specie più minacciate dei nostri mari: lo squalo. La carne di squalo, infatti, è presente sia nella grande distribuzione che nei mercati ittici in forme e nomi spesso ingannevoli, rendendo per il consumatore medio estremamente complicato riuscire a distinguerla e a riconoscerla.

Hai mai mangiato carne di squalo? La risposta è sì, ma non lo sapevi!

In Italia, tra il 2009 e il 2021, sono state importate quasi 98mila tonnellate di prodotti derivati da squali, di cui oltre 1700 tonnellate erano pinne, con un valore complessivo che ha sfiorato i 400 milioni di dollari.

Dietro una porzione di pesce apparentemente comune si nasconde, dunque, una realtà molto più oscura: quella di un commercio globale che contribuisce alla crisi ecologica marina e che, paradossalmente, si consuma anche sulle nostre tavole senza che ce ne accorgiamo.

I “nomi in codice”: in che modo lo squalo si nasconde al supermercato

Uno dei motivi principali per cui il consumo di carne di squalo è così diffuso è l’utilizzo comune di nomi alternativi che mascherano l’effettiva natura del prodotto.

Verdesca, palombo, smeriglio, spinarolo, gattuccio: sono denominazioni che possono apparire familiari a chi frequenta le pescherie e i banchi del pesce ma che in realtà designano specie di squalo, spesso a rischio di estinzione.

Il problema è reso ancora più complesso dalla scarsa trasparenza nelle etichettature. Secondo il progetto “SafeSharks”, solo il 35% delle pescherie italiane esibisce correttamente i nomi scientifici o comuni sulle etichette. E non si tratta solo di superficialità: sono state documentate frodi vere e proprie, con carne di squalo – in particolare verdesca o mako – venduta come pesce spada. Una strategia che consente di aumentare i margini di guadagno, ma che priva il consumatore della possibilità di compiere scelte consapevoli ed etiche.

Perché dovremmo evitare di acquistare carne di squalo

Oltre ai gravi danni ambientali, consumare carne di squalo comporta rischi anche per la salute.

Le analisi effettuate su alcune specie vendute in Italia, come verdesca e smeriglio, hanno rilevato la presenza di metalli pesanti, microplastiche e inquinanti organici persistenti, talvolta in concentrazioni superiori ai limiti consentiti dall’Unione Europea.

L’accumulo di queste sostanze tossiche negli organismi umani può avere effetti a lungo termine estremamente dannosi, dato che lo squalo rappresenta uno degli alimenti potenzialmente più contaminati tra quelli presenti sul mercato.

Ma il danno più grande riguarda il pianeta. Il 37,5% delle popolazioni mondiali di squali e razze è oggi a rischio estinzione, e la pesca eccessiva – legale ma incontrollata – minaccia l’equilibrio dell’intero ecosistema marino. Gli squali sono predatori apicali, essenziali per la salute degli oceani: la loro scomparsa rischia di causare un effetto a catena su tutte le altre specie.

Per questo motivo è essenziale imparare a leggere le etichette, evitare l’acquisto prodotti senza tracciabilità e conoscere i nomi con cui la carne di squalo viene commercializzata è il primo passo per contrastare questa pratica. Ed è anche una questione di consapevolezza culturale: troppo spesso lo squalo è percepito come un predatore da temere, mentre è invece un “guardiano del mare”, un elemento chiave per la salute del nostro ecosistema.

Scegliere di non consumare carne di squalo non è solo un atto di tutela ambientale, ma anche di responsabilità sociale e di salvaguardia della nostra salute.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti