L’ipertensione è una condizione che accomuna moltissime persone e spesso richiede terapie farmacologiche specifiche su indicazione del medico di base o di uno specialista. In altri casi, invece, la pressione alta può essere episodica, ovvero registrarsi solo in alcuni momenti per le ragioni più svariate. Tra queste, lo stress e l’ansia svolgono un ruolo molto importante e possono impattare sui rischi di malattie cardiovascolari. Ma come fare per tenere a bada i picchi di pressione?

Intanto occorre riconoscerla e chiarire quando si può davvero parlare di pressione alta. L’ipertensione è caratterizzata da una pressione massima (pressione sistolica) uguale o superiore ai 140 mmHg. Per quanto riguarda, invece, i valori minimi (ovvero la pressione diastolica), questi devono superare o essere pari a 90 mmHg. In queste circostanze il quadro rientra a tutti gli effetti in una condizione ipertensiva.

Spesso, tali valori possono essere accompagnati da una sintomatologia precisa che è il segnale di una sofferenza a carico del sistema cardiocircolatorio. Molti pazienti, per esempio, avvertono stanchezza, palpitazioni, mal di testa, ronzii, difficoltà alla vista e vertigini. In presenza di tali sintomi, dunque, è possibile che la responsabilità sia da attribuirsi proprio a un picco di pressione alta. Quello che possiamo fare per abbassare in brevissimo tempo massima e minima è una serie di interventi semplici ma efficaci.

Innanzitutto, il primo segreto è bere un bel bicchiere d’acqua che riduce un’eventuale stato di disidratazione aumentando la quantità di sangue nei vasi. Ma oltre che da bere l’acqua, in questo caso calda, è da versare in una bacinella in cui immergere i piedi per un quarto d’ora. Il calore, infatti, richiamerà il sangue dalla testa verso gli arti inferiori facendo diminuire la pressione. Inoltre, è buona abitudine respirare profondamente stando con la schiena diritta e premendo leggermente gli indici sui lobi delle orecchie. In pochi minuti i valori inizieranno ad abbassarsi.