Leonardo da Vinci, la tomba non è a Milano: dove è sepolto

Scopri dove si trova la tomba di Leonardo Da Vinci. Fra i tanti misteri legati al genio italiano c'è anche quello della sua sepoltura

30 Maggio 2023
Fonte: 123RF

Dove è sepolto Leonardo Da Vinci? Lo scienziato, artista e inventore italiano – tra i più grandi di tutti i tempi – morì  il 2 maggio 1519. Ma dove è situata la sua tomba? Il maestro italiano morì in Francia, presso Amboise ma tanti sono i misteri legati alla sua sepoltura.

Leonardo Da Vinci si trovava in Francia al termine della sua vita poiché viveva lì dall’inizio del XVI secolo. Il re Francesco I di Francia, infatti, aveva invitato Leonardo Da Vinci a stabilirsi a corte, nel Maniero di Clos-Lucé, che dominava la città di Amboise. L’artista riceveva dal re una pensione di 5000 scudi all’anno per vivere in maniera agevole la sua vita.

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Dove si trova la tomba di Leonardo da Vinci?

Qualche settimana prima di morire, Leonardo Da Vinci scrisse il suo testamento davanti al notaio Guglielmo Boreau, a cinque testimoni e a Francesco Melzi, suo grande amico. Nel documento affermava di voler essere sepolto nella chiesa di Saint-Florentin. Così fu fatto. Leonardo, inoltre, espresso il desiderio di un funerale con gli ultimi del popolo e della chiesa: parteciparono, infatti, 60 poveri oltre ai frati e ai cappellani minori.

Dopo la sua morte, il corpo di Leonardo Da Vinci venne seppellito nel luogo da lui richiesto, ma, dopo un anno, l’edificio venne distrutto. La tomba del maestro italiano venne aperta e violata diverse volte durante le lotte tra cattolici e ugonotti e le spoglie vennero disperse. Nel 1874 alcuni resti del genio fiorentino vennero ritrovati e sepolti nella cappella del Castello di Saint-Hubert ad Amboise, dove ancora oggi è segnalata la presenza di alcuni resti di Leonardo Da Vinci. Ad essere ritrovati erano uno scheletro con una pietra recante alcune iscrizioni con lettere del nome di Leonardo da Vinci. Presso la cappella di Saint-Hubert venne realizzata una tomba con una lastra in marmo e una placca in bronzo.

Perché Leonardo da Vinci è sepolto in Francia

Come anticipato, gli ultimi anni della sua vita, Leonardo Da Vinci li visse in Francia. A Roma l’artista non era più ben visto, le sue opere sollevavano polemiche, oltre all’invidia degli altri pittori del tempo. Anche il suo studio dell’anatomia umana generava diverse critiche, così come la sua arte in generale. Sicuramente Da Vinci aveva una marcia in più rispetto agli altri, uno sguardo diverso, pare che scoprì la profondità grazie al suo strabismo. L’ostilità nei suoi confronti cresceva sempre di più, inoltre Leonardo aveva un nemico, Pier Soderini tornato sotto l’egida dei Medici. Leonardo Da Vinci aveva tanti nemici e pochi amici, uno di questi è Giuliano de’ Medici, figlio del Magnifico. E quando – nel 1515 – il re Francesco I di Francia arrivò in Italia e propone al genio fiorentino di trasferirsi in Francia, Leonardo non accettò proprio per non lasciare Giuliano. Quando quest’ultimo, però, provato dalla lunga malattia, muore, Leonardo Da Vinci non ha più nulla da perdere e decide di accettare l’invito del re di Francia.

Da Vinci partì per la Francia con il suo servitore fedele Battista De Villanis e con i suoi allievi Francesco Melzi e Gian Giacomo Caprotti.

Per questo quando morì – non è molto chiaro come e tante sono le correnti di pensiero in merito alle cause del suo decesso – si trovava proprio in Francia dove venne anche seppellito per sua volontà.

Cripta scoperta a Milano: cosa c’entra con Leonardo da Vinci

Non da molto, a Milano, è venuta alla luce una cripta nella caserma Garibaldi che sembra avere un legame con Leonardo Da Vinci. In realtà si pensa che si tratti della tomba della madre di Leonardo da Vinci che potrebbe essere stata sepolta nella cripta della caserma Garibaldi. La cripta è venuta alla luce dopo una serie di scavi archeologici. A dire che potrebbe trattarsi della tomba di Caterina, madre di Da Vinci, è stato il professor Carlo Vecce, filologo e storico del Rinascimento, docente all’Università di Napoli “L’Orientale”.

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