Profezia di Leonardo da Vinci sulla fine del mondo: nascosta qui

Una celebre opera del genio vinciano conterrebbe un enigma in cui Leonardo avrebbe nascosto la data della fine del mondo.

30 Maggio 2023

Le profezie sulla fine dell’umanità risalgono, di fatto, alla notte dei tempi e sono stati decine se non centinaia gli studiosi che hanno dedicato la loro intera esistenza a cercare di dare – e di darsi – una risposta al fatidico interrogativo ‘quando finirà il mondo?’. Nel corso della storia, dunque, sensitivi, astrologici, storici, filosofi, alchimisti e artisti si sono arrovellati utilizzando gli strumenti a loro disposizione e lasciando lunghi trattati con tutte le loro valutazioni. Ma c’è un genio che avrebbe deciso di tramandare la sua risposta in una maniera insolita, da par suo, con un piccolo dettaglio in una delle opere d’arte più celebri al mondo.

Il genio in questione non può che essere Leonardo da Vinci che, nei suoi capolavori, ha spesso lasciato tracce tutte da scoprire, intrise di riferimenti che hanno dato filo da torcere agli studiosi. Tra le meraviglie che l’inarrivabile artista ha lasciato nel nostro paese c’è un’opera che più di altre nasconde dettagli sulla cui interpretazione hanno lavorato generazioni di critici. Si trova nel cuore di Milano, all’interno del refettorio del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie.

Parliamo de L’Ultima Cena, dipinto parietale realizzato da Leonardo tra il 1494 e il 1498 su commissione di Ludovico il Moro. Realizzato con tecnica mista a secco su intonaco, la magistrale impresa leonardesca è arrivata fino a noi superando anche i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e oggi come ieri conserva tutta la sua bellezza. E mistero.

Gli studi recenti su L’Ultima Cena: la profezia di Leonardo sulla fine del mondo

Tra le ricerche più recenti che hanno avuto come oggetto della propria indagine proprio L’Ultima Cena leonardesca c’è stata quella di Sabrina Sforza Galitza. La studiosa avrebbe individuato esattamente una data precisa che Leonardo avrebbe inserito nel suo dipinto con una previsione. Secondo il genio vinciano, dunque, la fine del mondo dovrebbe iniziare il 21 marzo 4006 e terminerebbe l’1 novembre dello stesso anno. Una profezia che l’artista avrebbe, poi, nascosto tra gli apostoli per non incorrere in rischi per la propria stessa vita e non dover essere attaccato soprattutto dalle autorità ecclesiastiche.

A contenere quest’informazione sarebbe un particolare con un enigma matematico e astrologico. “C’è un codice da Vinci e non è solo quello reso popolare da Dan Brown”, sono le parole della studiosa vaticana riportate dal ‘Times’. A portare Sabrina Sforza Galitza a tale convinzione, non solo L’Ultima Cena ma anche una serie di manoscritti vinciani studiati presso l’Università della California a Los Angeles e un arazzo dell’opera parietale realizzato in Francia per il Re Luigi XIII, basato proprio sugli schizzi originali di Leonardo.

Il dettaglio che nasconde la profezia

Secondo il genio fiorentino, l’apocalisse prenderà le sembianze di un diluvio universale che segnerà un nuovo inizio per l’intera umanità. Tutto questo sarebbe contenuto nella finestra a mezzaluna che campeggia al centro dell’opera, esattamente sopra la figura di Gesù. Tale lunetta, infatti, presenterebbe un enigma che la stessa Galitza avrebbe decifrato sciogliendo il significato nascosto dei segni dello zodiaco e delle ventiquattro lettere dell’alfabeto latino che, nel codice vinciano, rappresenterebbero le ore del giorno.

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