I videogiochi sono, da sempre, croce e delizia dei genitori. Da un lato, infatti, gli adulti vorrebbero vedere i figli dedicarsi ad altre attività, magari di gruppo, stando così alla larga da schermi, consolle e joystick dalle forme e funzioni più disparate. D’altra parte, i videogames rappresentano non solo una tentazione a cui anche per i grandi, a volte, è difficile resistere ma a è anche, in certe occasioni, l’unico modo per tener fermi i bambini.
Come ogni forma di intrattenimento, certo, va dosata e non bisogna eccedere nei tempi, ma qualche minuto non ha mai fatto male a nessuno. Anzi. Un recentissimo studio, i cui esiti sono stati pubblicati sull’autorevole rivista specialistica ‘Scientific Reports’, afferma che ci sarebbero svariati benefici nell’usare i videogiochi in fase di crescita. Stando quanto emerso, infatti, i videogames possono aiutare ad aumentare l’intelligenza nei bambini, valutazione che certamente sarà accolta con entusiasmo da mamma e papà.
L’indagine condotta negli Stati Uniti ha coinvolto, in particolare, circa 9mila ragazzini di età compresa fra i nove e i dieci anni. L’obiettivo era misurare le loro capacità mentali mettendo a confronto i soggetti in base al tempo trascorso davanti a un videogame. Ebbene, il dato lascia quasi a bocca aperta: coloro che hanno passato più ore giocando, nell’arco di un biennio, hanno dimostrato un incremento delle facoltà intellettive.
Testati a inizio ricerca e, quindi, due anni dopo, i bambini più appassionati di giochi tecnologici hanno registrato un significativo aumento nei punteggi di intelligenza. Un risultato che il professore Torkel Klingberg del Karolinska Institutet in Svezia, che ha guidato l’indagine, ha dichiarato essere del tutto coerente con quanto emerso in altri studi sperimentali al riguardo. In attesa di ulteriori approfondimenti, i genitori possono dunque stare un po’ più tranquilli: lasciare che i piccoli si divertano con i videogames potrebbe aiutarli a crescere più di quanto si creda.
