La ‘Grande Muraglia Verde’, una boccata d’ossigeno per l’Africa

In arrivo nuovi fondi a difesa della biodiversità del Sahel: stanziati oltre 14 miliardi di dollari per la ‘Grande Muraglia Verde’.

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È davvero una boccata d’ossigeno quella che l’Africa, in particolare la zona del Sahel, potrà respirare. Il progetto della Grande Muraglia Verde che attraverserà il continente in maniera longitudinale per circa 8mila chilometri ha ottenuto lo stanziamento di oltre 14 miliardi di dollari. L’obiettivo del progetto è salvaguardare la biodiversità del continente, fornire cibo e futuro alle popolazioni locali.

L’iniziativa, in piedi da diversi anni, ha auto in questi ultimi giorni un’accelerazione grazie al nuovo cospicuo finanziamento. Il Great Green Accelerator permetterà, così, di velocizzare i lavori nei prossimi anni con una prospettiva che arriva fino al 2030. La notizia della decisione è arrivata direttamente dal vertice One Planet che ha coinvolto le Nazioni Unite, la Banca Mondiale e la Francia.

I nuovi fondi serviranno per il rimboscamento dei confini meridionali del Sahara dall’Atlantico al Mar Rosso secondo il progetto originario del valore di 33 miliardi di dollari. “Accogliamo questo annuncio con entusiasmo” ha dichiarato il presidente della Mauritania Mohamed Cheikh El-Ghazouani, alla guida della Conferenza dei Capi di Stato e di Governo dell’Agenzia Pan-Africana della Grande Muraglia Verde (Great Green Wall, GGW).

L’obiettivo è rilasciare un contributo iniziale nel periodo dal 2021 al 2025 per attuare gli impegni dei partner finanziari in un quadro coordinato – continua El-Ghazouani – La mobilitazione di questo fondo aggiuntivo con un approccio innovativo contribuirà certamente a raggiungere gli obiettivi della GGW che, entro il 2030, punta a ripristinare 100 milioni di ettari di terreno degradato e a creare 10 milioni di posti di lavoro verde.

Aggiunge, quindi, il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres: “È la nostra occasione per cambiare rotta. Con politiche smart e corretti investimenti, possiamo tracciare un sentiero verso la salute di tutti, per rilanciare le economie e costruire resilienza. Le innovazioni in energia e trasporti possono guidare una ripresa sostenibile e una trasformazione economico-sociale.

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