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Lavatrice, non usare il lavaggio a 40°: l'abitudine sbagliata

Quando si tratta di lavare i vestiti, la temperatura conta! Scopri quali tessuti richiedono una cura speciale e perché evitare il lavaggio a 40°

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Nella frenesia quotidiana, tra lavoro, famiglia e impegni vari, uno dei compiti domestici che richiede attenzione e cura è sicuramente il bucato. Tutti ci affidiamo alla lavatrice, alle sue comodità e alla sua praticità, ma è importante ricordare che alcune abitudini errate possono danneggiare i nostri indumenti e comportare un consumo energetico eccessivo. In particolare, utilizzare il lavaggio a 40° può rivelarsi un’abitudine sbagliata, anche se è una delle temperature più usate, ma secondo gli esperti del lavaggio low-cost, non è una buon metodo quello di usarla abitualmente.

Le lavatrici sono diventate ormai degli elettrodomestici indispensabili nelle nostre case, poiché ci semplificano la vita e ci permettono di risparmiare tempo prezioso. È altrettanto importante, però, adottare corrette abitudini nel lavaggio dei capi d’abbigliamento per evitarne il danneggiamento. Infatti, non tutti gli indumenti possono essere lavati alla stessa temperatura, e spesso trascuriamo questo aspetto. Allora in questo articolo, cerchiamo di sfatare i luoghi comuni e di capire come utilizzare al meglio la nostra lavatrice in casa.

Perché è sbagliato lavare i capi comuni a 40°

Ad esempio, la temperatura di lavaggio a 40 gradi è consigliata solo per i capi realizzati con materiali resistenti come il nichel. Al contrario, quando si tratta di lavare capi che indossiamo quotidianamente come maglie, gonne o indumenti in cotone o materiali sintetici, è preferibile non superare i 30 gradi, al fine di evitare danni permanenti. L’uso sconsiderato della temperatura di 40 gradi a lungo andare può causare spiacevoli inconvenienti come lo sbiadimento dei colori, il restringimento dei tessuti e la perdita di elasticità.

Scegliere la temperatura di lavaggio corretta in base al tipo di tessuto è essenziale per mantenere i nostri indumenti in buono stato nel tempo. Per evitare spiacevoli sorprese, è sempre consigliabile leggere attentamente l’etichetta dei capi d’abbigliamento, che solitamente riporta le istruzioni di lavaggio consigliate dal produttore.

Inoltre, è possibile fare affidamento su programmi specifici della lavatrice, progettati per garantire un lavaggio delicato a basse temperature. Scegliendo il programma adatto in base ai tessuti e facendo un uso oculato della lavatrice, possiamo ottenere risultati eccellenti in termini di pulizia, durata dei capi e anche risparmio energetico.

Come ridurre i costi per lavare i panni in lavatrice

Ci sono molti modi, per fortuna, per ridurre i costi di gestione di una lavatrice, indispensabile alleata per tenere i nostri vestiti sempre puliti e liberi dai batteri, tra cui passare a un lavaggio a freddo, senza dunque chiedere maggiore energia elettrica che serve per il lavaggio con acqua calda.

  1. 20°C sono sufficienti

Il primo consiglio degli esperti in pulizia sostenibile è proprio quello di ridurre ancora la temperatura, e metterla al minimo, cioè 20 gradi centigradi. A tal proposito dal sito Ecover spiegano che: “Per quanto riguarda le bollette energetiche, un grande consumo di fondi può essere il ciclo di lavaggio. In particolare durante il periodo scolastico, quando i figli consumano vestiti su vestiti, può sembrare che la lavatrice stia funzionando giorno e notte, il che può aumentare notevolmente i costi”.

Optare per un lavaggio a freddo può essere un modo sicuro per ridurre significativamente questi costi. Passare da un ciclo a 40°C a uno a 20°C, infatti, può portare a un risparmio notevole del 62%. Lavare i capi a freddo ha un doppio vantaggio: il primo è sicuramente in favore della sostenibilità ambientale, per il discorso energetico di cui abbiamo appena parlato, ed il secondo riguarda direttamente il capo lavato: spesso, infatti, un lavaggio a caldo, può provocare il restringimento dei vestiti, senza contare che la maggior parte dei detersivi per bucato già funziona a 20°C, per cui da oggi in poi, se volete aumentare il vostro risparmio, quando acquistare un detersivo, controllare che funzioni già a temperatura minima.

2. La pazienza è la chiave

E’ certamente più facile, prendere un capo di abbigliamento sporco e gettarlo nel cesto ed avviare il lavaggio della lavatrice, tuttavia un’ottima soluzione per mantenere bassi i costi, è aspettare finché il tamburo non sia del tutto riempito, in modo da poter ridurre il numero di cicli necessari. A tal riguardo gli esperti hanno osservato: “Meno frequentemente lavi, meno frequentemente aggiungi soldi da pagare alle tue bollette energetiche, quindi cerca di resistere il più a lungo possibile.

3. Lascia in ammollo

Altra strategia è quella di lasciare i capi di biancheria con macchie particolarmente difficili in ammollo, prima di programmare un ciclo di lavaggio extra lungo e quindi costoso. Anche in questo caso gli esperti del lavaggio low-cost, consigliano di “ridurre a metà la durata del ciclo perché riduce anche il costo per ciclo della metà. Invece, prova a dar loro un ammollo in anticipo, prendi della candeggina senza cloro e aggiungi due cucchiai a una bacinella piena d’acqua calda. “Lasciali in ammollo, poi mettili in lavatrice e lava normalmente per ottenere indumenti scintillanti, senza dover spendere soldi in un lavaggio extra lungo o riscaldato”.

Si può dire addio all’asciugatrice?

L’ultima soluzione da mettere in atto, per risparmiare sulla bolletta della nostra cara energia elettrica, è un modo ancora più drastico, ma non impossibile. E cioè dire del tutto addio ad un altro elettrodomestico, sempre più presente nelle case di molte famiglie italiane, anche se non come la lavatrice, ovvero l’asciugatrice. I ritmi frenetici ci hanno imposto di ricorrere ad un secondo elettrodomestico, per velocizzare il lavoro in casa, acquistando anche l’asciugatrice, funzione che molte lavatrici hanno già incluso.

Ecco, anche se d’inverno non è sempre semplice, far asciugare i vestiti appena lavati, un ottimo modo per risparmiare energia, è proprio di dire addio all’asciutrice. Nel Regno Unito, dove certamente il clima  è ben diverso da quello italiano, un’asciugatrice costa oltre 200 euro l’anno di corrente elettrica, solo per asciugare i vestiti. Ebbene, l’Italia, che tutto sommato ha un clima mite anche d’inverno, permette di asciugare i panni all’aria, magari optando per il lavaggio nel fine settimana per poi mettere la biancheria all’aperto, ovviamente solo se non piove, oppure su uno stendino dentro casa, e complici i riscaldamenti del termosifone accesi, magicamente si asciugheranno i nostri vestiti, e le nostre tasche saranno meno povere.

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