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Il segreto per vivere più a lungo potrebbe essere nella tua tazza di caffè

Uno studio internazionale rivela: il caffè può ridurre il rischio di morte precoce fino al 17%, ma attenzione a come lo consumi

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Per milioni di persone in tutto il mondo, il caffè è molto più di una semplice bevanda: è un rito quotidiano, una pausa rigenerante, una coccola a colazione o dopo pranzo. Ma oltre al piacere sensoriale, la scienza continua a scoprire effetti sorprendenti del caffè sulla salute, in particolare sulla longevità.

Una nuova e approfondita ricerca ha confermato che bere caffè può ridurre il rischio di morte prematura fino al 17%, ma a una condizione essenziale: dev’essere consumato nero, ovvero senza zucchero, latte, panna o altri ingredienti calorici aggiunti.

Due o tre tazze al giorno?

Lo studio è stato condotto da un team internazionale guidato dai ricercatori della Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University, in collaborazione con il Brigham and Women’s Hospital. Gli scienziati, coordinati dal professor Fang Fang Zhang, hanno analizzato i dati di oltre 46.000 adulti americani, seguiti per un periodo di 9-11 anni (dal 1999 al 2018).

I risultati? Le persone che consumavano 2-3 tazze di caffè al giorno, rigorosamente senza o con pochissimi zuccheri e grassi, mostravano il rischio di mortalità più basso, con una riduzione del 17% rispetto a chi non beveva caffè. Già una sola tazza al giorno offriva una protezione significativa (–16%). Nessun beneficio aggiuntivo è stato riscontrato con quantità superiori.

Invece, il caffè decaffeinato non ha avuto alcun effetto, segno che la caffeina gioca un ruolo chiave nella protezione della salute.

Attenzione alla panna

Per valutare l’impatto degli ingredienti aggiunti, i ricercatori hanno definito delle soglie:

  • Zucchero: massimo 2,5 grammi per tazza (circa mezzo cucchiaino)
  • Grassi saturi: massimo 1 grammo per tazza, pari a circa 5 cucchiai di latte al 2% o 1 cucchiaio di panna leggera

Superare queste quantità annulla i benefici del caffè, secondo lo studio.

“I benefici del caffè potrebbero dipendere dai suoi composti bioattivi, ma l’aggiunta di zuccheri e grassi saturi può ridurne l’efficacia sulla mortalità”, ha spiegato il professor Zhang. Un richiamo coerente con le attuali Linee Guida Dietetiche statunitensi, che raccomandano di limitare zuccheri e grassi saturi.

Il caffè fa bene…se bevuto correttamente

Il nuovo studio si aggiunge a una lunga serie di ricerche che esaltano i benefici del caffè:

  • Una ricerca dell’Università di Trento ha scoperto che i bevitori abituali di caffè vivono in media due anni in più
  • Un’analisi della Tulane University di New Orleans ha collegato il consumo mattutino di caffè a una riduzione del 31% della mortalità
  • Il Medical College di Soochow ha rilevato una riduzione del 40% del rischio cardiovascolare in chi consuma due-tre tazze al giorno

Inoltre, altri studi hanno evidenziato effetti positivi del caffè sul microbiota intestinale, la funzione cerebrale, il metabolismo e perfino sull’umore.

Come bere il caffè per vivere più a lungo

Va bene, bere::

  • 1-3 tazze di caffè nero al giorno
  • Minima quantità di zucchero (max mezzo cucchiaino a tazza)
  • Piccolissima dose di latte o panna (meglio evitare del tutto)

Non va bene:

  • Caffè con panna montata, sciroppi, miele, zucchero abbondante
  • Cappuccini ipercalorici, frappuccini e bevande simil-dessert

 

Quindi bere caffè, può farci vivere più a lungo, ma solo se impariamo a gustarlo nella sua forma più semplice e autentica. A volte, la salute si trova in una tazzina di espresso, purché senza zucchero.

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