Questi sono i lavori che permettono di invecchiare meglio

Non esistono solo lavori usuranti: ci sono occupazioni che al contrario proteggono il nostro cervello dal naturale declino cognitivo

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E’ cosa nota che i lavori non sono certo tutti uguali: ci sono i mestieri più usuranti, che danno diritto ad un pensionamento anticipato, e quelli considerati invece non usuranti e che possono essere svolti anche a 65 anni e oltre.

Tra le occupazioni usuranti troviamo insegnante elementare, bidello, tassista, tranviere, panettiere, commesso e cassiere e anche operatori sanitari qualificati: lavori dove la fatica fisica è associata anche allo stress, a orari particolari, alla mancanza di giorni festivi liberi eccetera.

Ma c’è anche un altro elemento da tenere in considerazione: se i lavori più usuranti dal punto di vista fisico danno giustamente diritto al riposo in anticipo, per evitare che intacchino la salute del lavoratore che invecchia, ci sono invece occupazioni che se svolte fino ad età inoltrata aiutano addirittura ad invecchiare meglio.

Lo ha esemplificato uno studio condotto congiuntamente dalla dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e dall’Università di Padova, successivamente pubblicato su European Journal of Neurologylo studio parte da un assunto, che il nostro cervello resiste al decadimento naturale della vecchiaia mettendo in campo una sorta di resilienza cerebrale, chiamata riserva cognitiva. Per ampliare la riserva cognitiva è necessario studiare, aggiornarsi, informarsi, insomma stare al passo con i tempi e non lasciarsi andare. Lo studio italiano ha quindi messo in relazione questa abilità del cervello, che necessità però di allenamento, con la professione svolta: è quindi emerso che chi svolge professioni più complesse ha molte chance in più di difendersi dal declino cognitivo, come se la professione svolgesse una sorta di protezione per il cervello.

Esiste quindi una sorta di elenco di professioni che aiutano il nostro cervello a restare giovane? Certo che si e lo studio le elenca, prendendole dall’International Standard Classification of Occupations 2008 (ISCO-08): nella lista troviamo professioni sanitarie come infermieri ed altri operatori, ma anche farmacisti, commissari di polizia, architetti, medici, dentisti e veterinari, sviluppatori digitali, responsabili di strutture alberghiere, insegnanti, fotografi, naturopati e, genericamente, artisti.

 

 

 

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