Siccità, terribile profezia di Nostradamus: cosa succederà

Nostradamus aveva previsto una catastrofica siccità per il 2022? La quartina che mette i brividi e le condizioni attuali

22 Giugno 2022

Il medico, astrologo e veggente francese Nostradamus pubblicò il suo libro famoso e ampiamente citato “Les Prophéties” nel 1555: pieno zeppo di predizioni poetiche, l’opera letteraria predice l’arrivo di guerre, disastri naturali, omicidi, attacchi nucleari e rivoluzioni anno dopo anno.

Giustamente indicato come il Profeta del Destino dai suoi contemporanei, Nostradamus era tutt’altro che solare nelle sue prospettive future. La sua prosa è ricca di parole come pestilenza, carestia, sangue, dolore e fuoco perché ispirata ai testi biblici e al trauma della sua pestilenza che aveva sperimentato egli stesso.

Proprio come l’esuberante oracolo di Delfi, le previsioni di Nostradamus sono intenzionalmente vaghe e aperte a una miriade di interpretazioni, per cui sia i credenti che i più scettici si ritrovano a ragionare e riflettere sulle profezie annuali che puntualmente a ridosso del nuovo anno circolano sul web.

Tra tutte quelle indicate per il 2022, ce n’è una che sembra particolarmente imminente considerato il periodo storico in cui ci troviamo e la calda estate in cui siamo appena entrati. L’alchimista francese potrebbe infatti aver predetto una grave siccità a livello mondiale scatenata da importanti cambiamenti climatici e da una presunta guerra nucleare.

Sulla base di quanto si può leggere nella sua opera più famosa, la quartina incriminata recita: “Per quarant’anni l’arcobaleno non sarà visto/Per 40 anni sarà visto ogni giorno/La terra secca diventerà più arida/E ci saranno grandi inondazioni quando sarà visto”.

Tradotto, possiamo ipotizzare che stanno arrivando siccità e inondazioni di proporzioni biblicamente punitive. L’Italia già si trova in una situazione di preoccupante deficit idrico con il Po ai minimi storici e con acqua che risulta addirittura salata in un particolare tratto a causa della risalita del mare verso la foce. Il Tevere non è più biondo ma è diventato calvo – come hanno ironizzato i romani – per via dell’assenza di acqua così come i maggiori laghi laziali stanno soffrendo. L’Emilia Romagna ha da pochissimo dichiarato lo stato d’emergenza e la situazione è destinata ad aggravarsi.

Se a tutto ciò si aggiunge anche la recente rivelazione che la Cina sarebbe armata, pericolosa e pronta a lanciare un attacco nucleare che potrebbe presumibilmente causare una catastrofica carenza d’acqua, le parole di Nostradamus assumono un senso ben più concreto e preoccupante di quanto non ci aspettassimo.

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