Tra le mille meraviglie sparse per la nostra bellissima Italia c’è un luogo straordinario e paradisiaco, tanto amato in passato da Francesco Petrarca, tanto da fargli formulare il poetico appellativo di “soglia del Paradiso“. Si tratta di un affascinante borgo medievale di fronte alla cui bellezza non è raro trovarsi senza parole. Curiosi di scoprire dove si trova e come raggiungerlo? Non è poi così difficile! Andiamo a scoprirlo insieme!
- La “soglia del Paradiso” di Francesco Petrarca: dove si trova
- “Soglia del Paradiso” o Borgo degli Opifici: cosa c’è da vedere
La “soglia del Paradiso” di Francesco Petrarca: dove si trova
Procediamo con ordine e partiamo dal principio. La “soglia del Paradiso” di Francesco Petrarca è un affascinante borgo medievale che si chiama “Borgo degli Opifici”. Si trova nel Comune di Subiaco, in provincia di Roma.
È situato sulla riva destra del fiume Aniene, in una zona ricca di storia e natura. Il borgo si trova all’interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, a circa 50 chilometri a est di Roma. È facile raggiungerlo sia in auto che in autobus. Mentre, per quanto riguarda i treni, la stazione ferroviaria più vicina si trova a Tivoli, a circa 15 chilometri di distanza. Da Roma, in macchina, occorre poco più di un’ora (traffico permettendo) per arrivare.
“Soglia del Paradiso” o Borgo degli Opifici: cosa c’è da vedere
Il Borgo degli Opifici si erge in una posizione strategica del territorio di Subiaco, abbracciando la zona che si estende da Piazza Sant’Andrea, sede dell’omonima Basilica e del Palazzo Comunale, fino a Piazza Benedetto Tozzi. Passeggiando tra i vicoli del borgo, i visitatori possono immergersi completamente nelle atmosfere di un passato remoto, provando ad immaginarsi la vita quotidiana di secoli e secoli fa, grazie alle numerose costruzioni medievali e alle tradizioni che qui sembrano rivivere ancora giorno per giorno.
La “soglia del Paradiso” è infatti costellata da antichissime botteghe, custodi delle tradizioni medievali e rinascimentali. Si tratta di luoghi incredibilmente affascinanti che non sono ci regalano la preziosa testimonianza di un passato meraviglioso, ma riescono a rivivere ancora oggi come fucine di antichi mestieri. Tra le attrazioni più affascinanti, vi è la ricostruzione di una cartiera ottocentesca con macchinari tuttora funzionanti, offrendo uno spaccato autentico della produzione cartaria del tempo.
Nel cuore del borgo, infatti, il Borgo dei Cartai si presenta agli occhi dei visitatori come un “luogo del fare e del sapere”. Si tratta di un vero e proprio museo immersivo in grado di coniugare la classica fruizione museale alla produzione vera e propria di manufatti in carta. Non solo esposizione, quindi, ma anche esperienza attiva: i visitatori possono partecipare alle lavorazioni, vivendo in prima persona le tecniche antiche della produzione cartaria.
Non c’è però solo l’artigianato. Anche la storia e la cultura contribuiscono ad arricchire il Borgo degli Opifici. Qui si trovano le rovine della villa di Nerone, simbolo dei fasti del glorioso passato romano, e il monastero di Santa Scolastica, edificato subito dopo l’arrivo in paese di Benedetto da Norcia.
Il Borgo degli Opifici o “Soglia del Paradiso”, quindi non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. A meno di 100 chilometri dalla Capitale, non possiamo chiedere di meglio!