Uomo in coma ha visto il Paradiso: il posto davvero inaspettato

In coma per un’infezione polmonare, un sensitivo riferisce di aver vissuto un’esperienza pre-morte davvero particolare.

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La vita oltre la morte e il momento stesso in cui abbandoniamo l’esistenza terrena sono fra i grandi misteri dell’uomo. Fin dalla notte dei tempi, infatti, la religione, la filosofia e la scienza si interrogano sull’esistenza di un mondo al di là di quello fisico e su ciò che ogni essere umano è destinato ad attraversare al termine del suo viaggio mortale. Tra coloro che dichiarano di aver avuto un assaggio del paradiso c’è un medium, tale David Hanzel, che ha voluto condividere la propria esperienza.

Come riporta il sito britannico Mirror.co.uk, l’uomo riferisce di aver vissuto un’esperienza di pre-morte e di essere stato accompagnato nell’aldilà da alcuni angeli. Ma se pensate a spazi sconfinati, natura verdeggiante e cieli azzurri vi state sbagliando di grosso. Il medium, infatti, durante il coma durato due mesi, avrebbe visitato un ambiente ben diverso e molto, molto comune e assolutamente inaspettato come ‘paradiso’. Il 57enne del North Carolina, in ospedale per un’infezione polmonare, racconta di essersi ritrovato nel posto in cui sente maggiormente a proprio agio: un pub.

Ebbene sì, dal suo letto di pre-morte a una birreria dai colori vivaci. David Hanzel ha raccontato al Daily Star altri curiosi dettagli: “Non sapevo di essere morto”, dice. “Ricordo solamente di aver chiuso gli occhi perché ero malato. E quando li ho riaperti, mi sono ritrovato sotto un cielo notturno. Era il cielo notturno più bello , vellutato e setoso. Niente nuvole, niente stelle, senza inizio né fine”. A un certo punto, il sensitivo sarebbe stato raggiunto da due angeli che, come delle guide ai suoi lati, lo avrebbero scortato fino al pub.

“Mi hanno mostrato una luce bianco-dorata bellissima”, prosegue l’uomo che si sarebbe poi ritrovato in una birreria. “Aveva queste bellissime bottiglie colorate, niente alcool”. E, infine, avrebbe camminato sul fianco di un edificio “come se non esistesse la gravità. Un po’ come se stessi fluttuando”. Un’esperienza che certamente David non dimenticherà per il resto della propria vita.

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